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Dalla premessa dell'autore:
"Gli studi raccolti nel presente volume sono stati originariamente concepiti come introduzione allo studio delle strutture fonostilistiche della poesia latina. In un secondo momento, l'ampiezza e la complessità di tematiche che si collocano all'intersezione tra retorica, grammatica, musicologia e filosofia del linguaggio, hanno imposto al progetto un taglio prettamente monografico, limitato alla sola teoria fonoretorica. L'indagine non segue lo schema, ampiamente collaudato negli studi di filologia classica, dell' excursus storico, ma privilegia un' ottica sincronica incentrata sullo studio dei sistemi codificanti che presiedono all'organizzazione del livello fonico del testo letterario. In questa prospettiva, assume particolare rilievo la contrapposizione tra due diversi modelli retorici che attribuiscono l'effetto fonico della lingua letteraria rispettivamente alle parole considerate isolatamente (modello fonoparadigmatico) o alla loro combinazione (modello fonosintagmatico). Tale opposizione, da leggere all'interno della dottrina aristotelica della λέξιϛ άγωνιστική e γραφική, si fonda su due diverse concezioni dell'eufonia, che alcuni retori identificano con l'alto volume sonoro dell'elocutio richiesto dalle esigenze della declamazione, altri con la facilità di articolazione in un contesto di άνάγνωσις.
Queste considerazioni non spiegano però per quale motivo determinati tratti acustico-articolatori venissero valutati come eufonici. Un contributo determinante a una più approfondita comprensione del problema proviene dalla psicologia della percezione il cui approccio presenta significative analogie con quello dei retori. Dionigi d'Alicarnasso classifica i fonemi secondo il grado di eufonia muovendo da un livello prelinguistico, in cui i fonemi vengono considerati in assenza del senso; la posizione di ciascun fonema nella scala dell' eufonia è legata alle particolari associazioni ecoiche e sinestesiche suggerite: così vengono valutati positivamente i fonemi che evocano sensazioni o vissuti gradevoli, come dolce, levigato, morbido. Solo in un secondo momento il retore esamina il rapporto tra eufonia e senso nel microcontesto stilistico e successivamente nel testo considerato nella sua globalità; l'operazione prende corpo all'interno della dottrina del πρέπον, che, proprio in quanto fondata sul principio dell'isomorfismo tra suono e senso, viene a costituire una prima descrizione e teorizzazione del fenomeno dell'iconismo. L'auspicio conclusivo è che le tematiche affrontate nel volume possano offrire spunti e stimoli per un riesame complessivo del problema dell'eufonia nelle letterature classiche.
Ringrazio i proff. Emilio Gabba, Giancarlo Mazzoli ed Elisa Romano che hanno fornito contributi diversi ma sempre fondamentali alla elaborazione e alla pubblicazione del volume."
Premessa
CAPITOLO PRIMO
La iunctura: un modello fonoretorico dell'ordine delle parole
1. LA TEORIA RETORICA DELLA IUNCTURA: DIONIGI D'ALICARNASSO, QUINTILIANO E DEMETRIO
1.1 Il De compositione verborum di Dionigi d'Alicarnasso
1.2 L'Institutio oratoria di Quintiliano e il De elocutione di Demetrio
1.2.1 Il cacemphaton
1.2.2 Lo iato e i suoi sistemi codificanti
1.2.3 La iunctura consonantica
1.2.4 La ripetizione
1.2.5 La iunctura dei membri e degli incisi
CAPITOLO SECONDO
Callidd iunctura, acris iunctura e la teoria della compositio verborum
1. IUNCTURA E SENSO
2. CALLIDA IUNCTURA: IL POTERE ESORNATNO DELLA COMPOSITIO VERBORUM
3. COMPOSITIO VERBORUM E TEORIA DELL'ELOCUTIO SATIRICA
4. ACRIS IUNCTURA:. I FONDAMENTI DELLA RETORICA DELL'ASPREZZA
5. VERBA TOGAE, ACER, TERES: AMBIGUITÀ E POLIMORFISMO DELLA FARRAGO SATIRICA
6. LITTERA CANINA: I DISPOSITIVI DELL'ASPREZZA
CAPITOLO TERZO
Il sistema fono retorico dei genera dicendi tra selezione e combinazione
1. ELECTIO VS COMPOSITIO: UNA POLEMICA DI DIONIGI CONTRO TEOFRASTO
2. LA TEORIA FONORETORICA DELL'ELECTIO VEROBORUM E I SUOI RAPPORTI CON LA COMPOSITIO
2.1 Il De compositione verborum di Dionigi e l'Institutio oratoria di Quintiliano
2.2 Il De elocutione di Demetrio
2.3 La Poetica di Filodemo
3. LA RIPETIZIONE: UN MODELLO SINTAGMATICO DEBOLE
4. DIACRONIA DEL SISTEMA FONO RETORICO
CAPITOLO QUARTO
Da Cratilo a Dionigi d'Alicarnasso: eufonia e iconismo
1. L'ICONISMO LINGUISTICO TRA SEMIOTICA, PSICOLOGIA E TEORIA DELLA LETTERATURA
2. L'ICONISMO NELLA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO: LA TEORIA DEI PROTONIMI
2.1 Il cratilismo ovvero il mito di una lingua trasparente
2.2 Iconismo e eufonia nella teoria dei protonimi
3. DAI PROTONIMI ALL'ONOMATOPEA
4. IL SISTEMA DELL'EUFONIA
4.1 L'eufonia tra grammatica e musicologia
4.2 Il sistema dionisiano dell'eufonia
5. DAL FONEMA AL LESSEMA: EUFONIA E ONOMATOPEA NELLA TEORIA DELLA ELECTfO VERBORUM
5.1 L'eufonia nella teoria dell' electio verborum
5.2 L'ὀνοματοποιία come protonimo: il cratilismo dionisiano
6. Dallessema al sintagma: un codice dell'iconismo poetico
7. I genera dicendi come sistema dell'iconismo testuale
8. L'iconismo tra retorica, grammatica e filosofia
Appendice I
Appendice II
CAPITOLO QUINTO
Il prepon fonoretorico come teoria dell'iconismo
1. LA TEORIA DEL PREPON NEL DE COMPOSITIONE VERBORUM DI DIONIGI D'ALICARNASSO
1.1 Tra prepon e mimesis
1.2 Il prepon in Omero: la roccia di Sisifo
1.2.1 L'analisi del livello fonico-ritmico
1.2.2 Critica del'iconismo
2. RETORICA E POETICA
Bibliografia
Indice dei passi