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In questo saggio Watsuji Tetsurō analizza alcuni tratti della vita e del pensiero del monaco Dōgen Zenji (1200-1253). Convinto che il Buddhismo fosse diventato irrimediabilmente corrotto, Dōgen intraprende un rischioso viaggio in Cina, riportando con sé una forma più pura di spiritualità e diventando così il fondatore della Scuola Sōtō del Buddhismo Zen in Giappone. Anche Watsuji, testimone della degenerazione in cui era incorso il Buddhismo del suo tempo, intraprende un viaggio all’interno del passato intellettuale del suo Paese, riscoprendo la figura e il pensiero del Maestro Dōgen. Con Il monaco Dōgen egli intende riproporre così al Giappone odierno una delle figure filosofiche e spirituali più importanti della storia e della cultura nipponica.
Watsuji Testurō (1889-1960) è uno dei maggiori pensatori giapponesi del Novecento, esercitando ancora oggi un grande influsso sull’interpretazione dell’etica e dell’estetica in Giappone. La sua produzione filosofica, che spazia dall’analisi dei fattori ambientali nel comportamento e nelle società alle riflessioni sulla filosofia occidentale e all’eredità del pensiero giapponese di matrice buddhista, è stata certamente originale e ha contribuito ad approfondire la riflessione sulle risorse spirituali ed etiche della cultura giapponese.