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Estratto dalla Prefazione
L'Italia vanta un patrimonio storico-artistico ed archeologico immenso, unico al mondo, che ogni anno richiama milioni di turisti italiani e stranieri. Si tratta di un patrimonio da salvaguardare e valorizzare affinché possa essere fruito in tutto il suo valore, anche dalle generazioni future. Un'efficace politica di salvaguardia di questo patrimonio richiede l'apporto di tutte le tecnologie disponibili e lo sviluppo delle loro potenzialità applicative. Occorre tener presente che negli ultimi anni è sensibilmente cresciuta la domanda di qualità degli interventi richiesti per la salvaguardia dei beni culturali proveniente dal settore, sia a livello centrale che locale. L'ENEA da tempo risponde a questa domanda ed opera utilizzando tecnologie e professionalità sviluppate nei suoi settori elettivi, che sono quelli dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie. Attraverso un processo di fertilizzazione incrociata, molte tecnologie sviluppate in questi settori sono risultate di grande utilità anche nel settore dei beni culturali.
La diagnostica non distruttiva sviluppata dai ricercatori ENEA ha permesso di individuare le tecniche più opportune per il restauro delle opere d'arte studiate e, grazie all'impiego di metodologie analitiche sofisticate, è possibile decidere la più opportuna tipologia di intervento. Tecnologie innovative sono state utilizzate dagli esperti ENEA nei loro interventi su opere quali la Danae del Correggio, la Croce di Giotto in S. Maria Novella, a Firenze, la Buonaventura del Caravaggio, gli affreschi di Raffaello, quelli di Giotto nella Basilica di Assisi, i mosaici di S. Clemente a Roma, i materiali lapidei della Biblioteca di Adriano ad Atene e la Chimera di Arezzo, solo per citare alcuni dei più prestigiosi.
Le tecnologie utilizzate hanno anche rappresentato un utile strumento per l'analisi dei processi creativi degli autori - su cui, probabilmente, nessun potrà mai dire l'ultima parola - che in questo modo si offrono ad una rilettura che li rende sempre attuali agli studiosi e al pubblico interessato.
Lo studio sistematico della tavola fittile raffigurante il Guerriero di Ceri si inserisce in questo quadro di attività. La tavola, conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Cerveteri, è stata sottoposta ad una serie di indagini diagnostiche nei laboratori del Centro Ricerche ENEA della Casaccia.