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Dall'introduzione di Giovannangelo Camporeale:
"Il nome. La regione in cui si sviluppò la civiltà etrusca non ebbe un'unica denominazione presso gli antichi. I Greci la chiamarono Tyrrhenía (o Tyrsenía), i Latini Etruria e gli ultimi scrittori latini Tuscia. Presso fonti tardo-antiche, medievali, umanistiche, rinascimentali possono trovarsi grafie alternative (A etruria , Hetruria, Ethruria, Thuscia), ma si tratta di forme popolari, o addirittura ricercate, le quali non hanno alcun fondamento storico o linguistico. Fra i vari nomi, quello che ha avuto maggior fortuna nel corso dei secoli è stato Tuscia: si pensi alle denominazioni medievali di Tuscia Longobarda e di Tuscia Romana per due regioni che corrispondevano all'incirca all'odierna Toscana e all'odierno Lazio settentrionale, o anche alla denominazione tardo-medievale e attuale di Toscana.
Corrispondentemente, i nomi del popolo furono presso i Greci Tyrrhenoí (o Tyrsenoí), presso i Latini Etrusci e Tusci, presso gli antichi Umbri Turskus. Secondo una testimonianza di Dionigi di Alicarnasso (I 30) gli Etruschi chiamavano se stessi Rasena (o Rasenna). A volte, ad esempio in Virgilio, possono essere denominati Lydii, a ricordo della tradizione diffusa da Erodoto sulla loro provenienza dalla Lidia.
Il territorio. Nell'anno 27 a.C. Augusto divise la penisola italiana in undici regioni. Una di queste, precisamente la settima, era l'Etruria. Secondo la descrizione che ci ha lasciato Plinio il Vecchio...[...]"