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Questa edizione mette a disposizione del lettore gli scritti più strettamente filosofici di Emest Renan a partire dallo studio giovanile Averroè e l'averroismo, tradotto per la prima volta in italiano con un ricco apparato di note. Questo testo è tuttora considerato un contributo fondamentale di storia della filosofia arabomedievale oltre che opera capace di resuscitare o creare personaggi protagonisti di un'eroica mitologia della ragione. I temi dell'Averroè sono originalmente riproposti e trasfigurati negli scritti filosofici della maturità che sono stati al centro del dibattito culturale in Europa. I Dialoghi filosofici, testo inquietante scritto sotto l'impressione della Comune di Parigi, danno voce, in modo originale, alle ossessioni di molti intellettuali dell'epoca e al diffuso "senso dell'autunno della civiltà" (come si esprime Nietzsche che si confronta costantemente con Renan). Nel 1876 Renan pubblica i Dialoghi filosofici con i saggi scritti agli inizi degli anni sessanta (Frammenti filosofici) che affrontano i temi costanti della sua riflessione. Il rapporto tra religione e scienza dopo la "morte di Dio", la volontà di esorcizzare attraverso una forte teleologia il sentimento nichilistico di vivere "nell'ombra di un'ombra", il compito dei savants nell'organizzare scientificamente l'umanità, sono temi centrali che si ripresentano ancora, in forma più pacata, nell'Esame di coscienza filosofico. Il breve saggio del 1889 ricapitola e chiude la riflessione filosofica di Renan. Per una migliore definizione di questo ultimo periodo sono stati utilizzati e pubblicati frammenti inediti del fondo Renan della Bibliothèque nationale de France.