Le Razze Umane

Estratto dalla Prefazione

[...] Gli uomini sono fratelli pel sangue. Questo principio di fraternità universale, stabilito dalla natura, si può registrare accanto a quello della massima medesima proclamata dalla morale.

Gli avversarii dell'unità della specie umana, i poligenisti o partigiani della pluralità delle razze umane si fondano, per ammettere varie specie di uomini, su ciò: che vi ha troppa differenza fra il nero ed il bianco perché si possano schierarli in una medesima specie. Ma tra il cane veltro ed il mastino, fra il coniglio selvatico e le razze domestiche, tra il barbone ed il levriere, tra il cavallo seelandese ed il russo, vi ha ben maggior differenza che non fra l'uomo bianco ed il nero. Non possiamo dire esattamente, non possiamo spiegare rigorosamente come l'uomo primitivo abbia potuto produrre le diverse razze bianca, nera, gialla, bruna e rossa che esistono ora. Noi troviamo soltanto una spiegazione generale di questi risultamenti nelle sì svariate condizioni d'esistenza, nei luoghi sì opposti in cui l'uomo ha vissuto dai tempi, tanto prodigiosamente remoti, in cui trascina il peso della sua esistenza, quasi sempre difficile e precaria...