Il Gioco del Caso

Questo è il racconto di come è nata una relazione per un convegno: di come sia stata immaginata e, quindi, disegnata in maniera sistematica.

Per costruirla ho affrontato argomenti che non conoscevo, ma ho anche ripensato ad antiche letture, in particolare nel campo della scienza, pagine che il tempo stava sbiadendo nella memoria. Così per me è stata assai utile una loro sistematizzazione, sia pure incompleta e parziale.

Le interdipendenze causali e le casuali coincidenze si sono rincorse in una atmosfera magica, adeguata al tema generale del convegno - Carte: gioco divinazione scrittura - e al particolare argomento della tavola rotonda cui dovevo partecipare : Una partita fra scienza, caso e invenzione.

È una storia, quindi, nata per caso su di un argomento buffo, divertente, che mi ha spinto ad approfondire in particolare l'aspetto metodologico: tentare, prima, di stimolare i pensieri ad accavallarsi sia pure confusamente su di un tema specifico. Sforzarsi, poi, di imporre loro un ordine. Ricercare quindi la linea diretta, la più breve e più nitida possibile per esprimere le proprie meditazioni sull' argomento. Imporsi di seguire la difficile strada della chiarezza, senza abbandonarla per rincorrere i tanti temi che sempre accompagnano l'argomento specifico, lasciando tuttavia aperti varchi che consentano di percorrere i sentieri verso ben definite aree di parcheggio nelle quali concentrare digressioni, precisazioni, dubbi, zone d'ombra, costruendo cosi un'argomentazione in grado di esprimere il pensiero con l'aiuto di una serie di approfondimenti la cui funzione sia più rilevante delle usuali «note al testo». Queste, infatti, presentano sempre una grande difficoltà di lettura intralciando la continuità del racconto; cosicché spesso sono ignorate oppure vengono lette, magari tutte insieme, alla fine del testo.

Quello della proposta di note bibliografiche è un problema antico e sempre nuovo...