Viene qui presentata la prima traduzione in lingua occidentale di un'opera del 1875, scritta da uno dei più singolari esponenti del pensiero "neoromantico" che trovò la sua espressione in Russia negli ultimi decenni del secolo scorso. Nella nota introduttiva di C.M. l'opera viene esaltata come precorritrice delle conclusioni di Spengler del Tramonto dell'Occidente, vetta della storiografia "morfologica", in cui viene preconizzato l'esaurimento della civiltà europea attraverso un processo di disgregazione delle sue forze vitali. In realtà, per quanto riguarda Leont'ev, la storiografia è l'occasione per affermare il suo ideale estetico del "bizantinismo" come principio universale, unica speranza di salvezza dal "borghesismo" dell'Occidente. (Marco Corona, "L'altra Europa", 1988). ESAURITO - VEDERE EDIZIONI ARKTOS
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