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Anche quest'anno, nel porgere ai loro amici - autori, collaboratori, lettori - questa consueta strenna augurale, la UTET e la sua organizzazione commerciale rinnovano una testimonianza affettuosa, un voto fervido di serenità e di pace.
Il testo che proponiamo quest'anno è un suggestivo poema composto probabilmente verso la fine del III millennio a. C. nel mondo di Sumer, cuore dell'antica Mesopotamia e culla della civiltà umana, dove si svilupparono le prime città e nacque la scrittura.
Il poema narra le vicende di due sovrani Enmerkar, signore della città sumerica di Uruk, ed Ensuḫgiranna, re della non identificata città iranica di Aratta; mette in scena l'aspirazione del secondo sovrano ad estendere il suo dominio sui territori del primo, da oriente ad occidente, "dal mare alla montagna dei cedri" (come recitano i versi 146 e 159-160 che danno il titolo al nostro volume); e descrive la soluzione davvero singolare adottata dai contendenti per dirimere la controversia, in cui le armi cedono il posto a una competizione tra maghi.
Nell'affascinante linguaggio degli scribi mesopotamici rivive un mondo antichissino, del quale l'Introduzione di Giovanni Pettinato ripercorre la storia e le peculiarità, presentando un quadro vivo e straordinariamente attuale di un'area geografica che, dalle origini della storia umana alla cronaca di oggi, è stata cruciale negli equilibri del mondo.
La UTET Torino, Natale 2005-Capodanno 2006
Introduzione
I. Il mondo di Sumer
II. I sovrani sumerici
III. L'invenzione della scrittura
IV. L'organizzazione del primo Stato V. Uruk e Aratta
VI. Il Ciclo di Enmerkar
VII. Il Ciclo di Gilgameš
VIII. Enmerkar ed Ensuḫgiranna
Nota al testo
Bibliografia
Il poema di Enmerkar ed Ensuḫgiranna