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Dalla premessa degli autori:
"Nella primavera del 2003, tra 1'8 e il 12 aprile, si verificò a Baghdad il saccheggio e la parziale distruzione dei reperti conservati nell'Iraq Museum; tutta la stampa mondiale diede grande risalto a tale avvenimento. Immediatamente dopo, istituzioni universitarie e di ricerca di tutto il mondo offrirono il loro aiuto. Per quanto concerne l'Italia, il primo a rendersi disponibile fu il defunto prof. Giorgio Gullini, ordinario di Archeologia Classica all'Università di Torino, membro dell'Accademia dei Lincei e Presidente del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino.
Nell'aprile del 2004, a seguito di un invito del prof. Gullini, Giovanni Pettinato ed io ci recammo a Baghdad al fine di sottoporre agli Iracheni un progetto di catalogazione di tutti i reperti scritti conservati nell'Iraq Museum. Dopo un mese di lunghe ed estenuanti trattative con le autorità irachene, il 30 aprile tornammo finalmente in Italia con un documento firmato dal dr. Donny George, allora Direttore Generale dei Musei, in cui si affidava a due istituzioni italiane, l'Università degli Studi di Roma «La Sapienza», più specificatamente al prof. Giovanni Pettinato, ordinario di Assiriologia, e al CNR, attraverso la mia persona, la supervisione del lavoro di restauro e conservazione del materiale epigrafico lì conservato in collaborazione con l'Istituto Centrale del Restauro (ICR) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali italiano (MBACI). Una volta superata la prima fase del lavoro, saremmo dovuti passare alla vera e propria catalogazione in collaborazione con due Università americane (Berkeley e 10s Angeles) e una austriaca (Vienna).
Del risultato raggiunto a Baghdad relazionammo, oltre al prof. Gullini, anche a diverse autorità italiane, tra cui il Presidente della Repubblica, On.le Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente del Consiglio, On.le Silvio Berlusconi, i Presidenti di Camera e Senato, On.le Marcello Pera e On.le Pierferdinando Casini, il Ministro dell'Università e della Ricerca, Sig.ra Letizia Moratti, oltre ovviamente al Rettore dell'Università di Roma, prof. Giuseppe d'Ascenzo, e al Commissario del CNR, prof. Adriano De Maio. [...]"
Dedica
Premessa
INTRODUZIONE - Le motivazioni del viaggio
I. - I preparativi per la partenza
II. - Arrivo, sistemazione
III. - La Ziqurrat di Ur si staglia al!' orizzonte: la III Dinastia di Ur si presenta
IV - La perimetrazione della città; l'identificazione dei palazzi, dei templi, delle tombe. Considerazioni sullo stato attuale delle rovine
V - Il cimitero reale e gli ipogei della III Dinastia di Ur
VI. - La pietra nera di Nassiriya
VII. - Prima ricognizione archeologica di Eridu e la grande scoperta
VIII. - [incidente del Capo Missione e suo forzato rimpatrio. Il lavoro continua: conferenze a Camp Mittica; II e III ricognizione a Eridu, prima ed unica ricognizione a Obeid
IX. - Richiesta di spiegazioni, la fine della Missione, le notizie apparse sulla stampa nazionale ed internazionale, l'operazione del Capo Missione, la conferenza a Münster
X. - I diari di bordo
XI. - Conclusioni.
BIBLIOGRAFIA
INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI