
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Questo libro presenta una serie di dialoghi tra Raphael e un gruppo di persone pressate da un'insoddisfazione del vivere e da un'istanza di ricerca.
Spesso il convincimento che l'essere sia solo storia e temporalità e che quindi la stessa realtà della vita non debba essere altro che tempo-storia-divenire, ha portato in modo unilaterale e arbitrario a considerare ogni altra possibile alternativa e scelta filosofica come mera astrazione, evasione e sterilità. Sotto questo profilo, l'essere risulta "condizionato" esclusivamente dal processo storicistico e non si è chiesto se questa limitazione, a sua volta, rappresenti un relativo né se, al di là del dato alienante, ci sia una condizione priva di fattori costringenti né, ancora, ha cercato di dare soluzione a questo problema portatore di frustrazione e angoscia.
Affermare che tutto è relativo e quindi negare l'esistenza di una "costante" è una posizione che filosoficamente porta a una serie di lacune e contraddizioni. Inoltre, "relazione" e "divenire" implicano "dualità" e se dovessimo riconoscere la dualità come ultima realtà dovremmo ammettere che ogni dualismo, compreso quello di piacere-dolore, diventerebbe "costante" ed "eterno", così che le tesi di coloro che prospettano una "liberazione" - religiosa, politica, economica, sociale e psicologica - dal conflitto-dolore risulterebbe insostenibile e l'esistenza dell'individuo non sarebbe altro che «un volo assurdo e nefasto verso l'abisso senza speranza».
Raphael tratta questi punti dalla prospettiva eminentemente filosofica e metafisica del Vedānta Advaita (Non-dualità), cioè da una prospettiva che pone una realtà immutabile quale sostrato e ragion d'essere del flusso-divenire della vita.