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«Fu durante una mia lunga prigionia che ho composto questo libro sulla Vergine, con lo scopo di giustificare la mia "devozione". I miei amici non credenti mi dicevano che "Maria è il più toccante dei miti", mentre i miei amici protestanti mi dicevano che Maria è "quanto di paganesimo sopravvive nel cattolicesimo".
Io ho molto riflettuto su queste obiezioni in sé oneste. E così ho concepito un'opera di filosofia teologica, nella quale avrei tentato di spiegare il motivo per cui avrei scavalcato queste obiezioni, salendo più in alto, come dice il mio motto: "Solvitur in excelsis". In altre parole: nei riguardi di Maria io mi prefiggevo di mettere in atto la facoltà che vivifica l'amore: cioè l'intelligenza.
Avvenne poi che il mio libro, pubblicato in Francia nel 1945, giunse - non so per quali vie - tra le mani di un prete italiano: Giovanni Battista Montini. Ed ecco la sua impressione, così come me ne riferì lui stesso: "Generalmente le opere che trattano della Madonna sono scritte da Teologi o da Mistici. Ecco qui invece l'opera di un laico, spirito filosofico e critico, il quale offre giustificazioni nuove a questa devozione mariana che a me è stata trasmessa da mia madre e che io non avevo abbastanza giustificato con l'intelligenza".
Successe poi che un censore romano, monsignor Parente, leggendo il mio libro vi annusò puzza di eresia. Scrisse un articolo severo su "L'Osservatore Romano", ed io rischiai l'Indice dei Libri Proibiti. Monsignor Montini, che all'epoca era collaboratore di Pio XII, sentì avvicinarsi la bufera e come mi disse in un sorriso - mi "salvò dal rogo", facendo firmare da Pio XII una lettera nella quale il mio libro veniva lodato. Ero salvo.» (dalla prefazione dell'autore)
Nato a Saint-Etienne (Loire) nel 1901, allievo di Brunschvicg e di Bergson, Jean Guitton è una delle figure più rappresentative del pensiero cattolico contemporaneo. Dopo la tesi su Le Temps et l'Eternité chez Plotin et Saint Augustin (1933) ha pubblicato una serie di opere tutte rivolte allo studio dei rapporti tra cattolicesimo e pensiero moderno.
Professore dal 1948 al 1954 all'Università di Digione, nel 1955 è chiamato alla cattedra di filosofia e di storia della filosofia alla Sorbona. L'anno precedente gli era stato assegnato il «Grand Prix de la littérature de l'Académie Française» per la sua opera letteraria e filosofica. Nel 1961 è eletto accademico di Francia. Do. po il 1959 Guitton scrive varie opere che, da L'Egliseet l'Evangile (1959) a L'Eglise et le Concile e Le Christ écartelé (1963), preparano e spiegano il Concilio Ecumenico Vaticano II. Fu il solo laico chiamato da Giovanni XXIII ad assistere alla prima sessione del Concilio (1962); partecipò poi come uditore laico alle altre sessioni (1963). Dalle mani di Paolo VI ricevette 1'8 dicembre 1965, alla chiusura del Concilio, il messaggio agli intellettuali.
Presso Rusconi Libri sono usciti in traduzione italiana: La forza della fede (1978), L'assurdo e il mistero (1986), Dialoghi con Paolo VI (1986).