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Bisogna aver cura della salute, non per il timore della morte, ma per non essere ostacolati nella ricerca dei beni che vengono dalla contemplazione. E atto a conservarla è soprattutto lo stato atarassico dell'anima e la disposizione del pensiero verso ciò che realmente esiste.
Grande è la consegnenza che da ciò viene fino al corpo - come per esperienza hanno dimostrato dei nostri amici -, sì da eliminare con il cedere le ricchezze e il volgersi al divino un'artrite ai piedi o alle mani che era così grave che per otto anni interi si muovevano sollevati con le braccia. Essi dunque insieme con le ricchezze e con la cura di esse si sbarazzarono anche della malattia del corpo, volgendo i loro pensieri al divino, cosicché ai fini della salute e di ogni altra cosa molto viene al corpo dallo stato atarassico dell'anima. (Porfirio, De Abstinentia)
In queste parole abbiamo una definizione degli elementi che stabiliscono un'intima unità fra la via filosofica e la realizzazione della vera salute, in quanto la filosofia conduce l'anima allo stato privo di patimento, e di preoccupazione, inquietudine, perciò alla sua basilare sanità. I filosofi antichi, come Porfirio, hanno mostrato che la "salute" del corpo dipende strettamente da quella dell'anima, e che non è possibile separare l'una dall'altra, inoltre essi hanno indicato nella filosofia l'unica medicina possibile per guarire tutti i mali che interessano l'uomo.
Filosofia e Medicina
La causa delle malattie corporee e la vera salute, pubblica e privata
La filosofia come terapia dell'uomo
La via della salute. Essenza e pratica