- Prezzo scontato

Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Nel settembre 1995, Vimala Thakar decise di condividere con un gruppo di insegnanti yoga europei un’interpretazione alquanto desueta di questa Upaniṣad. In una cittadina dell’Himalaya questa saggia dell’era moderna ha cantato con gioia i dialoghi della Kaṭha Upaniṣad rivolgendosi a coloro nei cui cuori arde il fuoco della ricerca. Il contenuto dell’Upaniṣad è noto (il lungo dialogo avvenuto negli inferi tra Yama, il dio della morte, e il fanciullo Nachiketas, giunto nel regno dei morti per riscattare il padre che aveva donato in beneficenza le sue vacche più smunte e prive di latte), ma ella, con la sua interpretazione, pone l’accento sulla verità al di là di tempo e spazio.
Tralasciando le implicazioni teologiche e mistiche, Vimala enfatizza l’essenza non-dualistica e olistica dell’Upaniṣad. Il sentiero tracciato non è unico, ma riguarda la conoscenza, la devozione e l’azione, i dialoghi presentano il sentiero universale dell’amore attraverso le parole che nascono dalla meditazione. Ella inoltre ricorda ai suoi allievi che questa Upaniṣad non è stata scritta per rispondere agli interrogativi della vita dopo la morte fisica, ma piuttosto per ricordarci che qui la morte riguarda quella dell’ego nello stato meditativo. Questo stato meditativo deve essere vissuto in ogni istante e durante ogni movimento della vita: è l’alchimia della vita.
Prefazione all'edizione italiana, di Rosanna Rishi Priya
Prefazione
Nota dell'Editore
L'invocazione
PRIMA PARTE
L'antefatto
l rituali di Vajaśravas incentrati sull'io. Naciketas, la fragranza della rinuncia. Yamaraja, l'energia della moderazione. La dimensione della meditazione.
Primo dialogo
La forma interiore ed esteriore. La voce della coscienza. Yama, il principio della moderazione. Il primo favore. Liberi dalle reazioni. Il secondo favore. Il sacrificio all'interno del proprio corpo. La nascita del nuovo. Il terzo favore.
Secondo dialogo
Sfumature della parola upaniṣad. Il triplice fuoco. La scienza alchemica. La paura si arresta a livello sensoriale. Fine della paura psicologica. Fine del senso d'incompletezza. Fine dell'agonia mentale.
Terzo dialogo
La vita è un eterno yajña. Preparazione al terzo favore. Il terzo quesito di Naciketas. L'incessante ricerca. Il fermo proposito di Naciketas.
Quarto dialogo
Yama, l'intrinseco principio del cambiamento. La transitorietà del corpo. Abbracciare la morte. Piacere e dolore: sensazioni indispensabili. La nascita dell'oscurità. L'Intelligenza non assertiva. Importanza dell'haṭhayoga.
Quinto dialogo
Le due dimensioni della vita. Il legame tra i due (śreyaḥ e preyaḥ). Contemplazione e riflessione per scegliere il sentiero. Essere nella comprensione.
Sesto dialogo
La natura dell'ignoranza. L'egoismo dell'ignorante erudito. Limitati dall'esperienza dei sensi.
Settimo dialogo
l due modi di percezione. Avidyā controllata dalla percezione disgregante. La percezione condizionata a livello sensoriale. La percezione condizionata a livello mentale. Il livello dell'autoconsapevolezza. Difficoltà sul sentiero dell 'interezza. La vera rinuncia. La relazione guru-śiṣya.
Ottavo dialogo
Il sentiero senza sentiero delle Upaniṣad. Le qualità di un maestro. Om, espressione del parabrahman. Il silenzio privo di desiderio. Comunione con il silenzio cosmico. L'onnicomprensivo stato della meditazione.
Nono dialogo
La sede dell'intelletto. l principi di luce e oscurità. Moderare il fuoco dei sensi.
Decimo dialogo
La dimensione oltre il livello individuale. Il moto armonioso della sfera psicofisica. Equilibrio tra completezza e maturità. L'armonizzazione delle energie. La dimensione del principio onnipervadente. Vita e morte in relazione al jīvātman. La scala celata all'interno di ogni essere.
Undicesimo dialogo
Rinascere dalle ceneri dell'attaccamento. L'autoconoscenza. La non identificazione con il passato. L'illusione dell'individualità. La nascita della fiamma dell' amore e della compassione. La rivelazione che nasce dall 'indagine spontanea. La necessità di purificarsi a livello psicofisico. Il sentiero verso il mondo sottile.
Dodicesimo dialogo
Il sentiero della dissoluzione cosciente. La nascita della fiamma impersonale. La discesa del divino. Svegliati e sorgi. Il ruolo dell'autentico guru. Riconoscere la trasmutazione. L'inevitabile trasformazione.
Tredicesimo dialogo
Che cos'è l'anima e la personalità centrata sull'ego? La vita di per sé è divinità. La danza del non manifesto e della manifestazione. L'inizio dell'attaccamento. L'attaccamento, la trappola di yama. La danza delle contraddizioni.
Quattordicesimo dialogo
La natura scientifica delle Upaniṣad. L'illusione della buddhi. La dimensione coscienziale del puruṣa.
Quindicesimo dialogo
La luce della coscienza. Sensazioni, piacere e gioia. La gioia va oltre il campo del dualismo. Comunione con i prāna cosmici. La meditazione, un modo alternativo di vivere.
Sedicesimo dialogo
Accendere la fiamma nella coscienza. La realizzazione della verità nel grembo del silenzio. Osservare le relazioni. Il vero significato di yajña.
Diciasettesimo dialogo
La sādhanā olistica. Il senso di separazione è un'illusione. La nascita e la morte sono fuse insieme. Il significato della sādhanā. Trasformazione delle energie psicologiche.
Diciottesimo dialogo
La discesa della suprema Intelligenza. Ricevere e custodire l'energia incondizionata. La luce della misura di un pollice. Il centro dell'essere. Il centro psichico nella testa. Lo studio della Kaṭha Upaniṣad per l'autoeducazione. Sommario della prima sezione.
Diciannovesimo dialogo
Il cosmo e il corpo umano. Il sentiero della salute psichica. L'autoeducazione. L'energia sottile. Un avvertimento. Il respiro a livello cosmico e a livello fisico. L'alternanza del respiro. Il sentiero di mezzo.
Ventesimo dialogo
Il respiro umano dipende dal respiro cosmico. Il sentiero della luce. La capacità creativa nel corpo umano. La manifestazione dell'immortalità.
Ventunesimo dialogo
Il diniego dell'esistenza delle anime individuali. Condivisione con Dio. La vita è colma di contraddizioni. La rivelazione mediante l'alchimia. La paura della vulnerabilità.
Ventiduesimo dialogo
Ricercare dentro il proprio essere. La percezione discriminativa. L'armonia e l'ordine. Il rilassamento in uno stato privo di sforzo. La rivelazione della luce. La quarta dimensione dell'esistenza. L'esistenza della luce suprema. Il senso di coesione dell'essere interiore. Un invito alla disponibilità.
Ventitreesimo dialogo
La complessità dell'unità. La purificazione del respiro. La purificazione della mente. Il fluire della coscienza incondizionata. Una danza eterna. L'esperienza dell'immortalità contenuta nella morte. Il sentiero di mezzo. Partecipazione alla danza eterna.
Ventiquattresimo dialogo
Una stabilità dinamica dei sensi. Stabilità nel sistema respiratorio. Essere testimoni. Riconoscere l'inconscio. Lo stato meditativo. Il nettare nello stato meditativo. Esso esiste.
Venticinquesimo dialogo
Le due vie. Il fondamento della fede. Criterio di verifica. I nodi nella sfera sensuale. I nodi nella sfera mentale. L'ultimo nodo. I limiti dello sforzo umano. Nessun arresto nel vivere. L'ispirazione all'ascesi. L'immortalità.