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Biografia della patrona di Catania, amata in tutta la Sicilia e in diverse parti d’Italia e del mondo. Con pagine dedicate alla storia del martirio nei primi secoli e alle complesse motivazioni della persecuzione operata dall’impero romano.
Amata non solo a Catania, città di cui è patrona, ma in tutta la Sicilia, nonché in varie parti d'Italia e del mondo, Sant'Agata è un esempio di fede e coraggio, la rappresentazione di un ideale di valori non negoziabili, nemmeno di fronte alla tortura e al martirio. Giovane consacrata, vissuta nel III secolo, cadde vittima dell'editto di persecuzione dell'imperatore Decio e delle attenzioni del proconsole di Catania Quinziano. Morì martire nel 251. Una testimonianza lontana nel tempo, ma profondamente attuale, di quella speranza cristiana che accomuna i martiri di ieri e di oggi.
Il volume Sant’Agata. Cristianesimo e martirio nei primi secoli ne ripercorre la vicenda, tra storia e tradizione, mettendo in evidenza anche le varie rappresentazioni del culto attuale e la presenza della santa nell’arte. Nella seconda parte è delineata la storia del martirio nei primi tre secoli dell’era cristiana con l’ausilio di fonti autorevoli: antichi scrittori come Tertulliano, Cipriano, Eusebio, e documenti come gli Atti dei martiri di Lione e Vienne del 177, gli Atti dei martiri scillitani dell’anno 180 e altro materiale simile. Pagine, queste ultime, che spiegheranno le complesse motivazioni che spinsero gli imperatori romani, disposti solitamente ad accogliere tutte le religioni dei vari popoli sottomessi, a perseguitare i cristiani.