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La presente memoria indaga, alla luce delle scoperte più recenti, i luoghi, i tempi ed i caratteri della penetrazione fenicia e punica in Sardegna. Dopo una definizione cronologica dell'affermazione cartaginese tra il 540 ed il 509 av, Cr., si distinguono una fase arcaica ed una fase recente di penetrazione. Vengono quindi caratterizzati i primi insediamenti di Nora, Sulcis, Tharros, Cagliari, Bithia; e da questi centri si segue e si documenta l'espansione sia costiera sia verso l'interno, mediante «teste di ponte» di cui Monte Sirai è l'esempio più caratteristico. In età recente, dopo l'affermazione cartaginese, la documentazione degli scavi e delle ultime esplorazioni indica il diffondersi degli insediamenti lungo tutte le coste ed in larga parte dell'interno. Anche nelle zone più isolate della Barbagia, i numerosi depositi di monete suggeriscono relazioni frequenti e largamente pacifiche con le genti locali, sicché si può concludere che i Cartaginesi giunsero a controllare sostanzialmente tutta l'isola. La memoria termina con un esame delle persistenze della civiltà punica in età romana, fino al loro dissolvimento dopo oltre un millennio di storia.