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Il viaggio ha un ruolo fondamentale nel rapporto tra divinità e fedeli per un popolo, come quello fenicio, che al mare e alla navigazione è particolarmente legato. Diventa infatti modo e mezzo di incontro con il divino, con uno spostamento che è dovuto alla corporeità del dio e al suo legame con il territorio, rivelando la centralità del santuario, meta del viaggio e luogo fisico di incontro, e il ruolo della classe sacerdotale che tale incontro gestisce da un punto di vista rituale. Questo è il racconto dei viaggi delle divinità e degli uomini nel Mediterraneo fenicio del I millennio a.C. Divinità che si spostano e prendono possesso di un nuovo territorio, abitano lo spazio sacro (a volte condividendolo con gli dèi locali o stranieri), si trasformano nel culto e nelle caratteristiche evolvendosi secondo linee interne e con il contatto di altri popoli. E accanto a questi i viaggi dei fedeli vissuti come occasioni speciali di ringraziamento e richiesta, modi particolari di avvicinamento al dio e mezzi di purificazione per essere degni e pronti ad incontrare la divinità, nel luogo in cui questa dimora. Il saggio è il risultato di uno studio interdisciplinare volto a comprendere i meccanismi di trasmissione dei culti, la loro trasformazione in base a elementi e fenomeni di sostrato e adstrato, le caratteristiche del dialogo con il divino all’interno della comunità di appartenenza e in un paese straniero, distinguendo la presenza di fedeli in seno a comunità residenti dalla presenza dovuta ad un viaggio e quindi ad un possibile pellegrinaggio. Si tratta di un’analisi svolta parallelamente su materiale epigrafico e su documentazione archeologica, con lo sguardo rivolto all’Oriente e all’Occidente, utilizzando le testimonianze indirette delle fonti letterarie ed epigrafiche greche e latine e il confronto con materiali provenienti dal Vicino Oriente e dalla Grecia.
Francesca Guarneri si è laureata presso l’Università della Tuscia di Viterbo in Archeologia fenicio-punica e ha approfondito l’aspetto epigrafico con corsi specialistici al Pontificio Istituto Biblico e con il Dottorato di ricerca in Vicino Oriente Antico presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. I temi storico-religiosi e quelli relativi all’archeologia del culto rientrano fra i suoi principali interessi di ricerca. Attualmente lavora presso la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale.
PRESENTAZIONE
PREMESSA
RINGRAZIAMENTI
INTRODUZIONE
1. CONTESTI DI PROVENIENZA
1.1. L’evidenza epigrafica
1.2. L’evidenza archeologica
1.2.1. I santuari
1.2.2. I tofet
2. TRASFERIMENTO DEI CULTI
2.1. L’evidenza epigrafica
2.1.1. Le formule votive
2.1.2. I destinatari delle dediche
2.1.2.1. Divinità: continuità ed innovazione nel pantheon
2.1.2.2. Divinità: epiteti
2.1.3. Attestazioni di culti fenici in terre straniere
2.1.4. Attestazioni di culti stranieri nel mondo fenicio-punico
2.1.5. Gli addetti al culto
2.1.5.1. Addetti a culti fenici in Oriente e Occidente
2.1.5.2. Addetti a culti fenici in terre straniere
2.1.5.3. Addetti fenici a culti stranieri
2.2. Il viaggio del dio
3. MOVIMENTO DEI FEDELI
3.1. L’evidenza epigrafica
3.1.1. I dedicanti: indicazioni di provenienza
3.1.2. Le dediche fenicie e puniche in ambito straniero
3.1.3. Le dediche straniere in ambito fenicio-punico
3.1.4. Le formule votive
3.2. L’evidenza archeologica
3.2.1. Aree sacre e fedeli stranieri
3.2.2. I depositi votivi
3.3. I pellegrinaggi
3.3.1. Le testimonianze epigrafiche
3.3.2. Le testimonianze archeologiche
3.3.3. Il protagonista: il pellegrino
3.3.4. Le divinità destinatarie
3.3.5. Il modo in cui avviene la scelta
3.3.6. La nave: simbolo o reale mezzo di viaggio?
3.3.7. Gli itinerari
3.3.8. Il motivo del viaggio
4. CONCLUSIONI
REPERTORIO DELLE DIVINITÀ
ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI
BIBLIOGRAFIA