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Attenzione e amore per piante, giardini e orti, riscoperta del giardinaggio come via per riappropriarsi di virtù dimenticate, stile semplice e incisivo capace di affrontare temi complessi con eleganza e brevità: questi gli ingredienti che hanno reso i libri di Paolo Pejrone, principale promotore in Italia di un nuovo e sempre più popolare atteggiamento verso giardini e piante, dei bestseller. Libri apprezzati da un pubblico ampio e variegato, da addetti ai lavori e giardinieri per hobby.
E di giardini e orti, vero baluardo contro il consumismo moderno, Paolo Pejrone torna a occuparsi anche nella Pazienza del giardiniere, primo suo libro pubblicato da Einaudi, ribadendo con forza la sua idea di giardino, basata sulla semplicità e sulla spontaneità della natura perché «Il curioso mistero che fa bello e attraente un giardino non ha bisogno di molto e di troppo: può quindi essere il frutto di semplicissime basi e di serene alchimie». E, con la consueta decisione, Pejrone torna anche a combattere Le guerre del giardiniere in favore del verde pubblico e contro amministrazioni spesso colpevoli di noncuranza e promotrici di «parchi di parole e non di alberi».
Ma al centro della Pazienza del giardiniere sta soprattutto la natura, a cui è dedicato l'inserto iconografico che raccoglie alcune antiche illustrazioni di piante e fiori su gentile concessione della Libreria Antiquaria Piemontese di Torino.
Premessa alla nuova edizione
Prefazione
Ringraziamenti
La pazienza del giardiniere
Dove i silenzi sussurrano ...
I giardini più vuoti sono spesso i più belli
Il trasloco degli ulivi
Com'è meraviglioso l'orto biodinamico
Il segreto dei cortili sta nei forti contrasti
Le piante di portineria sparite come i portinai
Diciamo basta ai veleni nell' orto
Una festa blu e viola
Sono così kitsch i prati che arrivano al mare
No all'uso smodato delle luci
La luzula riparatrice
Ma non è ancora il tempo del geranio
All'inglese? È meglio un prato "naturale"
È un errore bagnare troppo le eleganti clivie
Com'è affettuoso il silenzio del giardino
Di chi è figlio felice un buon giardino?
I germogli di rosa non amano la pioggia
Giardino senza veleni col canto degli usignoli
Il pitosforo nano per terrazzi e balconi
Non tagliate gli alberi anche se sono morti
Così belle le tartarughe coi baffi rosso fragola
Picchi rossi e upupa
Un pollaio nell'orto: esperimento riuscito
Primo intermezzo
Le guerre del giardiniere
Le brutte giardinetterie delle nostre autostrade
Autostrade e ferrovie meglio se in trincea
Clot del Plan, il prato violato dal parcheggio
Il Verde d'invidia
Rifioriscono le mimose vestite di giallo oro
Tanti piccoli nuovi semi per inventare le camelie
Fra tulipani e cipressi com'è felice il giardino
Ursula e le piante di Sokotra
Viaggiare e studiare per fare bei giardini
Tra Volvera e Pinerolo crescono piccole piante
I pois de senteur leggeri e profumati
Il giardino di Carlo
Quella vecchia catalpa tanto cara al Manzoni
Quel bellissimo faggio nato con i rami in giù
Addio a Guido Novara, alfiere di Villa Hanbury
I lamponi di San Luca avvelenati e distrutti
Salve, Isatis tinctoria
Le rose di Gianfranco
Il bianco e il rosso
L'uomo che piantava gli alberi
Il sorbo e le sue foglie infiammano il giardino
La rosa "Peace" e i colori dell' Alta Baviera
La signora delle rose non aveva un giardino
Gilles Clément
Secondo intermezzo
Le guerre del giardiniere
Villa Lante a Bagnaia
Parco comunale di Napoli
L'usignolo è tornato a cantare
III. Parchi di parole e non di alberi
Un oleandro in fiore fa l'estate più allegra
Per un verde pubblico grande
Inchiesta sul verde pubblico
Parchi di parole e non di alberi
"Tete-à-tete", è Torino il giardino dei narcisi
Le serre
Giardini impilati come sandwich
I giardini vivono meglio se non sono attrezzati
Il cipresso dell' Arizona nessuno più lo vuole
Una sola palma resiste ai nostri freddi inverni
Un piccolo paradiso di felci, siepi e camelie
Le rose tappezzanti: una moda complicata
Bastano edera e bosso per riempire il vuoto
Natura sotto vetro
San rose rosse e parlano di Bengala
Dilaga il ciottolo bianco
Di tanto in tanto
Cara edera, aiutaci a coprire il cerriento
Un augurio per tutti: meno lux, più pax
Poveri alberi di Natale sfregiati dalle luminarie
Natale, basta torturare i pini
Terzo intermezzo
Le guerre del giardiniere
I sindaci confondono gli alberi con i pali ...
Nei giardini pubblici fiorisce la demagogia
Proposta: una bella mostra di brutture
IV. In giardino non c'è fretta
Sono le foglie verdi le regine del giardino
Non siamo in Scozia, un filo giallo fa bene
Mille sfumature verdi rivestono il giardino
Le spiree e il giardino sostenibile
Il giardino dell'afa
Il leccio e il giardino povero d'acqua
Col disordine delle felci il deserto si allontana
L'allarme c'è
Aspettando i fiori setosi dei piccoli fichi d'India
Stellaria e sarset fan felici le galline
Quando arriva l'inverno
Una coperta di foglie riscalda le giovani radici
Pallide stelle azzurre nel giardino d'inverno
La pacciamatura benefica
Un boccale di birra per difendere il rafano
Le foglie di leccio, che sontuoso tappeto
È tempo di piantare i bulbi del giardino
I bulbi di bucaneve
Dopo la neve è l'ora migliore per trapiantare
Sotto la neve c'è
Follie botaniche
Far sopravvivere al gelo oleandri e corbezzoli
Quarto intermezzo
Le guerre del giardiniere
La Pterocarya di Carlo Felice
S.O.S. dalla Koelreuteria sradicata e maltrattata
Orrendi vasi a bullone, crudeli bonsai di tiglio
V. Un orto va seguito con affetto
Le camelie e i moderni Robespierre
L'oleandro e la forbice, quei due vecchi amici
Cantano i merli, è ora di tagliare le siepi
I vecchi giardinieri
Un po' di verderame rende felici i cotogni
Novembre mese di viaggi
Potare o non potare
È sufficiente una bustina di semi
Le virtù della rucola saporita e salutare
I topinambur
Gli asparagi selvatici
Che gioia i vasetti di capperi coltivati
Per insalate e fragoline acqua in abbondanza
Se gli ortaggi hanno il sapore del sole
Sotto il giornale cresce lo spinacio
Lo strudel
Sediamoci all'ombra di un pisello in fiore
Le cince
Provvedete a ristorare scriccioli e cinciallegre
La nidiata delle cinciallegre
Son tornati i codirossi e con loro le magnolie
Quel falco pellegrino porta bellezza e morte
Quinto intermezzo
Le guerre del giardiniere
Villa Gregoriana
Il massacro inutile delle agavi di Segesta
Abbado e i suoi alberi
VI. Il giardino scapigliato
Le camelie sasanqua
La profumata Artemisia dalle mutevoli sorprese
Magnolia hypoleuca
I viburni che fanno scapigliato il giardino
Azzurro plumbago
Bignonie
Forti e delicate viole
Il fascino delle viole ... nei bicchieri da rosolia
Così sani e felici i fiori dell' Angelo
I sigilli di Salomone germogliano vigorosi
Envy
Il successo degli agapanti
Quando i narcisi si moltiplicavano felici
Annabel
È a fiore doppio il biancospino vittoriano
Fiorita di questi giorni
L'armonioso loto sposa i nemici delle zanzare
Vogliono luce e sole le Hosta plantaginea
Cercasi disperatamente Ligustrum pekinense
Amo euforbie e felci, non le conifere nane
Com'è smagliante e lucido il lauroceraso
Con la paulownia una foresta tropicale
In cerca del calicanto, compagno dell'inverno
Il sorbo cinese si veste di rosso-arancia-rame
Liquidambar, color autunno romantico
Elleboro di Scozia
Tulipani a gruppetti per prati piu ironici
Sesto intermezzo
Le guerre del giardiniere
Il melangolo
Gli ippocastani ad Amalfi
Soffrono le betulle nelle nostre pianure
VII. Il contrappunto cromatico degli olmi
La strage del punteruolo rosso
C'è un micidiale fungo che aggredisce gli olmi
I due grandi nespoli
Follie, stranezze e assoli originali...
Quanti tigli: uno arriva persino dalla Mongolia
La terapia degli alberi
Ah, le palme isolate, cosi classiche e ingenue
Son di moda gli ulivi esibiti come zimbelli
Guardinghi cipressi, timidi immigrati
Il bosco di Fallistro, un maestoso paradiso
Il faggio asplenifolia di Bibiana
È l'Acer opalus l'albero nazionale
Il contrappunto cromatico degli olmi
Le sequoie di Genzano
Dipladenia
Una giostra di api
Le buddleie bruciate
Addio tiglio d'America, ti ricordo da cinquant'anni
Poveri, vecchi kaki: quanti i rami persi...
I pini domestici
I fichi non potati