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Partendo dal concetto di homo religiosus sviluppato da Mircea Eliade, Julien Ries ha elaborato un campo d’indagine completamente nuovo: l’antropologia religiosa. Il punto di vista antropologico è quello che consente lo studio delle origini delle religioni, e di ciò che l’uomo creò e visse, sul piano religioso, ancora prima della loro nascita. Questo volume adotta lo stesso metodo per osservare la nascita delle grandi religioni.
Il lavoro muove dalla preistoria, e specificamente dal medio Paleolitico (280.000-40.000 a. C.), descrivendo l’esplosione del sentimento del sacro, del culto dei morti e delle enormi grotte dipinte utilizzate per i riti. Da qui, attorno al 10.000 a. C., apparvero i primi uomini sedentari, che seppellivano i morti nelle proprie case, e cominciarono a credere in divinità. Poi il grande periodo Neolitico, caratterizzato dall’agricoltura, dalle incisioni rupestri all’aperto, dai santuari megalitici e dal fiorire delle grandi religioni di Mesopotamia, Egitto e India. Dopo questi fondamentali eventi, lo sviluppo delle grandi religioni tutt’ora conosciute: l’Ebraismo, seguito da Cristianesimo e Islam, tutte quante sorte in area mediterranea. In Oriente, e in particolare in India, ci furono i Veda (II millennio a. C.), seguiti dalla comparsa del Buddhismo (500 a. C.), sorto in India e presto dilagato nell’estremo Oriente asiatico. Nel frattempo, in Cina sorse – partendo da tutt’altra radice (la tradizione Neolitica Cinese) – il Taoismo (500 a. C.), che più tardi entrò in relazione con Confucianesimo e Buddhismo.
In Giappone, lo Shintoismo è stato la religione tradizionale derivata dalla tradizione Neolitica. L’incontro con il Buddhismo avvenne solo più tardi. Nelle Americhe, differenti religioni, tutte collegate da forti similitudini. In Africa e Australia, invece, rimasero vivi i retaggi della tradizione Paleolitica lungo i secoli. Dopo aver trattato l’homo religiosus preistorico, anche nell’ambito di popolazioni prive di scrittura, questo lavoro descrive l’emergere di tutte le religioni antiche, comprese quelle vive ancora oggi. E termina approcciando le nuove scoperte che hanno permesso di far progredire la conoscenza storica delle religioni, e il dibattito culturale nato da esse. Un lavoro assolutamente unico nel settore, con una stupefacente documentazione iconografica.
Prefazione, di Fiorenzo Facchini
Parte prima L'UOMO E IL SACRO
1. L'antropologia religiosa
2. L'esperienza del sacro
3. Il simbolo e il linguaggio simbolico
4. Il mito come spiegazione delle origini
5. Il rito nella vita dell' homo religiosus
6. Le strutture del comportamento religioso
7. Le religioni di tradizione orale, oggi
8. Homo habilis e symbolicus
9. Homo erectus, Homo sapiens e simbolismo della volta celeste
10. La scoperta della trascendenza
11. Nascita e crescita della coscienza religiosa nell'uomo
Parte seconda
DALLA PREISTORIA ALLE GRANDI RELIGIONI
1. Culti funerari arcaici: l'uomo di Neandertal e del Paleolitico superiore
2. L'arte franco-cantabrica
3. Il messaggio religioso dell' arte parietale
4. Le prime istituzioni
5. La «magia» della caccia
6. L'arte religiosa dell' epoca delle caverne
7. Sedentarizzazione, cultura e religiosità
8. Riti funerari del Neolitico
9. Le case sacralizzate e i santuari
10. I miti agrari
11. Il culto delle dee neolitiche
12. Iscrizioni rupestri, menhir e culto astrale
13. La civiltà dell'Indo e la religione prevedica
14. La religione dell'uomo sumero-babilonese
15. Il messaggio religioso dell'Egitto faraonico
16. La Cina, il Dao e lo yin/yan
17. Religioni indoeuropee e religioni dell'India
18. Il messaggio di Zarathustra
19. Rivelazione di Dio e religioni monoteiste
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi di luogo e di persona