- Prezzo scontato

Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Domenico Comparetti scrisse questo saggio, frutto di molti anni di ricerche e studi su testi antichi, leggende, “visioni”, aprendo una metodologia che allungava lo sguardo su molti orizzonti della letteratura, fornendoci una quantità di materiale che anche a distanza di molti anni, è ancora non solo di spunto per approfondimenti continui, ma insuperato. In questo saggio il lettore anche più esigente può trovare così tanti riferimenti su Virgilio, Dante e i poeti del Medioevo da restare addirittura attonito. Lasciamo parlare direttamente d’Autore che nella prefazione alla prima edizione scrive e spiega precisamente, non senza modestia e grande attenzione verso il lettore i suoi intenti: «Nel libro che qui pongo a luce io intendo esporre tutta intiera la storia della nominanza di cui godette Virgilio lungo i secoli del Medioevo, segnarne le varie evoluzioni e peripezie, determinare la natura e le cause di queste e i rapporti che le collegano colla storia del pensiero europeo. Intraprendo dunque ciò che mai altri fin qui non intraprese […]. Nell’intento di dare intorno a Virgilio nel Medioevo un libro quanto più completo io potessi, ho pensato sarebbe utile corredarlo dei principali testi di leggende virgiliane, taluno de’ quali inedito, i più sparpagliati in opere e pubblicazioni diverse neppur tutte facili a trovarsi. Dar tutto sarebbe stato dar troppo.
Mi son limitato ai testi più importanti per la storia di quelle leggende, desunti principalmente dalle tre letterature nelle quali queste più sono rappresentate: italiana, francese e tedesca».
Domenico Comparetti (Roma 1835 – Firenze 1927) è stato filologo, grecista e linguista; rivolse la sua attenzione alle tradizioni, religiose o letterarie che fossero condividendo la passione con l’amico Alessandro D’Ancona. I suoi studi confluirono con la pubblicazione della sua opera maggiore, Virgilio nel Medioevo, del 1872 (rivista e corretta nel 1896), frutto di uno studio durato almeno sei anni. Di quest’opera e del suo Autore Giorgio Pasquali scrisse: «Del tema non poteva venire a capo se non uno che possedesse la letteratura latina dell’Impero e del Medioevo, le lingue e letterature romanze, anche le lingue e letterature germaniche antiche… Sub specie Vergilii il Comparetti tratta degli elementi classici e della tradizione romana nelle letterature medievali, disegna in breve una storia di tutta la cultura occidentale dall’età augustea fino a Dante... [Il libro] mostra... come Virgilio nel Medioevo divenisse il rappresentante più eccelso di quella più alta cultura pagana che era destinata dal cielo a preparare il cristianesimo; come questa tradizione millenaria consegnasse il suo Virgilio a Dante che, pure uomo medievale, lo trasforma grazie al sentimento vivo ch’egli, forse primo, ha della poesia antica conosciuta direttamente».