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Il volume, uscito per la prima volta alla fine degli anni '70, torna in una nuova veste editoriale con l’aggiunta di un capitolo sulla chiesa di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo in Formis (Capua). Più in generale, il volume individua nell’abbaziale di Desiderio a Montecassino il modello (“antico e nuovo” allo stesso tempo) di varie esperienze nel panorama dell’edilizia religiosa, da Roma alla Sicilia, fra il XII e il XIII secolo. Modello antico poiché erede di tradizioni risalenti alle origini della Chiesa cristiana, rivisitata da Desiderio attraverso le fabbriche di età carolingia. Modello nuovo poiché espressione delle esigenze spirituali e politico-culturali di rinnovamento della Chiesa. Gli elementi tipologici determinanti si individuano, negli edifici di più “alto rango”, nella presenza di un quadriportico e di una navata su colonne contrapposta al vano trasversale continuo del transetto, su cui si affacciano tre absidi affiancate (invece di una, come nel San Pietro in Vaticano). Il volume si completa con l’analisi di tre fabbriche regionali (Santa Maria della Libera presso Aquino, San Liberatore alla Majella e, come detto, San Michele a Sant’Angelo in Formis), di rango un poco minore e per questo prive di alcune delle caratteristiche enunciate, seppure vicine al programma architettonico desideriano.