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Uno dei pregi di questo testo è quello di far parte di un ambizioso quanto affascinante progetto dell’Autore: formulare una psicologia yoga, ovvero una psicologia basata sulle conoscenze teorico-pratiche tramandateci dalla tradizione indiana, quella yogica in particolare, che tanto accuratamente ha indagato la struttura dell’essere umano, per riportarci a una visione più ampia della realtà, a un contatto più diretto con la verità dell’essere.
Se vogliamo penetrare all’interno dell’essere umano dobbiamo recuperare innanzitutto la coscienza di ciò che l’essere umano è. Da sempre. “L’anima è il riflesso dello Spirito Assoluto, e come tale è identica all’Assoluto, come la goccia dell’oceano è identica all’oceano” (p. 11).
Lo yoga ci prende per mano e ci porta gradualmente a “ri-conoscere” la nostra identità con l’Assoluto, il nostro essere una cosa sola col Divino. Infatti lo siamo. Lo siamo da sempre. Ma tendiamo a dimenticarlo. Così come tendiamo a dimenticare che “l’uomo è un insieme di corpo, mente e anima”. Che è un tutt’uno in sé stesso, un essere “programmato” per l’unificazione
e non per la frammentazione.
Prefazione di Antonia Tronti
Il concetto di intuizione in occidente
L'intuizione dell'insegnamento tradizionale indiano
Il sentiero intuitivo-meditativo: teoria della pratica
Il sentiero della meditazione e alcuni sentieri paralleli e/o affini
Riflessioni finali. Non sapevo di sapere