
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
Tags ai quali appartiene questo titolo
Platone mostra, nei passi del Fedro e della Lettera settima sulla comunicazione scritta, di voler mantenere anche nei dialoghi l’atteggiamento maieutico di Socrate. Per portare il lettore non a imparare, ma a fare filosofia attraverso uno strumento non dialogico come lo scritto, Platone, da una parte, provoca, allude, problematizza, offre «un importante gioco», come egli stesso definisce lo scritto filosofico, dall’altra, propone un atteggiamento multifocale: la realtà è uni-molteplice, un insieme di relazioni che quindi devono essere indagate da diversi punti di vista. Tale approccio è stato interpretato in modi contrapposti, dando luogo a un dibattito infinito e improduttivo. La visione unitaria e innovativa della filosofia platonica proposta in questo saggio costituisce un importante contributo per superare questa impasse.
Maurizio Migliori è ordinario di Storia della filosofia antica all’Università di Macerata. Membro del Direttivo e Vicepresidente della Società Italiana di Storia della Filosofia Antica (SISFA) dal 2009 al 2013, rappresentante dell’Europa nell’Executive Committee della International Plato Society (IPS) dal 2001 al 2007, ha pubblicato volumi sui principali dialoghi dialettici (Parmenide, Sofista, Politico e Filebo) e saggi in riviste italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni, Il disordine ordinato (I. Dialettica, metafisica e cosmologia; II. Dall’anima alla prassi etica e politica, Morcelliana, 2013) presenta la sintesi di una vita dedicata a Platone.