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Le tante divinità del pantheon egizio, la complessa e varia struttura dei sistemi teologici che si intersecano e talvolta si contraddicono, sono elementi che quasi stordiscono chi prende contatto con la morfologia religiosa dell'antico Egitto.
Per poter ben discernere è necessario fare alcune realistiche quanto elementari considerazioni. Anzitutto è impossibile giudicare "sinteticamente" la religione egiziana: nei millenni che separano l'epoca protostorica dal sincretismo greco-romano hanno avuto modo di sorgere e di svilupparsi germi di svariate concezioni, obbedendo talvolta al predominio assunto da determinati centri politici e rispecchiando la stessa evoluzione dello Stato faraonico. Alcuni elementi, propri alle origini, sopravvivono attraverso le varie epoche storiche; altri, frutto di fattori contingenti, si manifestano solo in determinati periodi e luoghi.
Deità strane - talvolta mostruose - antropomorfe e zoocefale, si muovono sul fondale di una scena scarsamente illuminata, mentre il "complesso della morte", in una fantasmagorica visione tanatologica, rende manifesto lo stesso baricentro psichico della civiltà nilotica.
Elenco delle illustrazioni fuori testo
Carattere della religione egiziana
Premesse - Le origini - L'eredità della preistoria - Il concetto di Dio. La Teodicea - Escatologia e mito. L'oltretomba aristocratico e quello democratico - L'universo matematico. Il culto di Maat, dea astratta della Verità e della Giustizia. Il Bene e il Male.
Il problema della morte
Il problema della morte e le condizioni per la sopravvivenza - Principi costitutivi dell'individuo
La psicostasia
I riti della resurrezione
Il rituale funerario - I Misteri - L'albero della resurrezione
Note
Indice dei nomi