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Simone Weil ha scritto che l’attenzione è una virtù morale. Essere attenti significa essere giusti con se stessi e con gli altri.
Le persone attente sono curiose e attive. Studiano con entusiasmo, coinvolgimento e passione. Scrutano i bisogni degli altri e sono capaci di aiutare.
Ridono con ironia e sanno cogliere molti punti di vista. Vivono intensamente, afferrano le occasioni e gustano la vita.
Questo libro, con la sua chiarezza e linearità di esposizione, con i suoi disegni, indica molte tecniche per acquisire la preziosa capacità di concentrazione e ci guida verso un uso consapevole dell’attenzione, per apprendere e studiare con successo, piacere e soddisfazione.
Introduzione 11
1. Educare l’attenzione 13
1. Perché dobbiamo educare l’attenzione? 13
2. L’attenzione forma il carattere 16
2.1. Lo studente ha la mente che ha allenato 18
2.2. Allenamento e rielaborazione continua 21
2.3. La scuola come palestra e i docenti come allenatori della mente e del cuore 25
3. L’attenzione sviluppa l’osservazione, la precisione, il metodo 34
3.1. Osservazione e fedeltà 38
3.2. L’osservazione è guidata dall’interesse 40
3.3. Osservazione e mancanza di tempo 41
3.4. Osservare per amare 42
3.5. Alcune strategie per allenare l’osservazione. 45
4. L’attenzione spalanca le finestre dell’intelligenza 50
4.1. Insegnare e far apprendere con le intelligenze multiple 51
4.2. Autovalutazione delle varie intelligenze 54
5. L’attenzione sviluppa il silenzio interiore e l’ascolto 57
5.1. Rendere la classe silenziosa e meditativa 58
5.2. Diventare silenziosi per migliorare l’ascolto 60
5.3. Attuare interventi educativi brevi, a basso costo emotivo e a basso segnale 61
5.4. L’autoregolazione con l’asta del silenzio in classe 64
5.5. Ascoltare attivando il rispecchiamento 65
5.6. Ascoltare attivando l’eco mentale. 66
5.7. Esercitazione: «Il silenzio mi regala…». 68
5.8. Concentrarsi partendo dal corpo 70
2. Definire l’attenzione 77
1. Le caratteristiche dell’attenzione 77
2. L’attenzione è come una squadra di tecnici specializzati 78
3. Varie forme di attenzione 81
3.1. L’attenzione selettiva 82
3.2. L’attenzione focale e l’attenzione panoramica 83
3.3. L’attenzione divisa 85
3.4. L’attenzione mantenuta o prolungata 87
3.5. Lo spostamento dell’attenzione 89
4. Le differenti forme di attenzione attivate in classe 91
5. Gli aggettivi per definire l’attenzione 95
6. I verbi dell’attenzione 96
6.1. L’espressione inglese “Pay attention” 97
6.2. L’espressione “in pegno” da cui deriva la parola “impegno” 97
7. Alcune caratteristiche degli studenti attenti. 98
8. Il D.D.A.I. o Disordine da Deficit di Attenzione e Iperattività 101
3 Capire la distrazione 107
1. Attribuzione degli errori di distrazione 107
2. La distrazione come “attrazione verso altre cose” 109
3. Le cause della distrazione a scuola 110
3.1. Il malessere a scuola 111
3.2. La demotivazione degli studenti 115
3.3. Il sovraccarico cognitivo 117
3.4. L’insufficiente rielaborazione delle informazioni 119
3.5. L’attenzione parziale e frammentata 123
3.6. La poca tolleranza dell’attesa 126
4. Le reazioni degli insegnanti di fronte alle numerose cause di distrazione degli studenti 128
4 Migliorare l’attenzione: strategie educative e didattiche 133
1. Creare una relazione educativa autentica 133
1.1. La personalizzazione degli interventi educativi e didattici 137
1.2. Studenti difficili e relazione educativa difficile 139
1.3. Insegnamento cooperativo di fronte a uno studente in difficoltà 141
2. Promuovere il benessere emotivo in classe. 146
2.1. Attivare e valorizzare le risorse del gruppo classe 148
3. Gli ingredienti di una lezione ben riuscita 149
3.1. Ridurre la prevalenza della lezione frontale verbale 151
4. Restituire feedback positivi 154
5. Attivare un’accogliente pedagogia dell’errore. 156
5.1. La colonna delle difficoltà, dubbi e commenti 158
5.2. Saper correggere gli errori senza minacciare l’autostima degli studenti 162
5 Migliorare l’attenzione: strategie di motivazione 165
1. Motivare l’attenzione: «Perché dobbiamo stare attenti?» 165
2. Evidenziare l’utilità di ciò che si sta facendo 171
3. Diventare docenti motivanti 175
4. Agli svogliati basta dare uno scopo 183
5. Elaborare grandi progetti e scopi significativi 188
6. Agganciare l’attenzione per poi guidarla 191
7. Agganciarsi ai bisogni formativi ed esistenziali degli studenti 192
8. Stimolare il coinvolgimento attivo degli studenti 195
9. Allenarsi per costruire il successo formativo 199
10. Insegnare ad automotivarsi 205
11. Sviluppare la forza di volontà giorno per giorno 207
12. Tolleranza alla frustrazione e rimandare la gratificazione 209
13. Sviluppare la “resilienza” o capacità di resistenza allo stress e agli insuccessi 214
14. Inserire l’elemento della sfida e della conquista 215
15. Rendere interessanti le cose noiose 218
16. Ampliare il significato di ciò che si sta facendo 220
6 Migliorare l’attenzione: strategie cognitive 223
1. Mettere ordine nella propria mente 223
2. Migliorare il sistema di vigilanza 226
3. Saper cogliere la segnaletica di importanza durante le spiegazioni 228
4. Coltivare l’attenzione selettiva 231
5. Cavalcare e dirigere l’attenzione 238
6. Fare la spola tra attenzione focale e attenzione globale 240
7. Visualizzare ciò che si deve apprendere 245
8. Avvicinare i concetti astratti all’esperienza concreta 249
9. Utilizzare esemplificazioni e analogie
10. Attivare l’automonitoraggio, l’autocontrollo e l’autoregolazione 254
10.1. Monitorare l’attenzione in classe 255
10.2. Automonitorarsi per imparare dagli errori 259
11. Rivolgersi adeguate autoistruzioni 261
12. Pianificare il proprio tempo di studio 265
13. Valorizzare gli stili di apprendimento 269
14. Rivolgersi delle domande strutturate 272
15. Recuperare e utilizzare le preconoscenze 274
16. Insistere a collegare continuamente le conoscenze acquisite 276
17. Consolidare gli automatismi 281
17.1. Rafforzare gli automatismi per godere di una maggiore libertà d’azione 283
18. Curare il lavorio della mente degli studenti 287
18.1 Valorizzare lo straordinario dono del nostro cervello e della nostra mente 288
7. Migliorare l’attenzione: strategie organizzative 291
1. Ripensare l’organizzazione della scuola 291
2. Bilanciare in classe teoria e attività pratiche 292
3. Suddividere i compiti complessi 293
4. Stabilire obiettivi impegnativi ma raggiungibili 297
5. Ridurre il sovraccarico dei docenti e degli studenti 299
5.1. La gestione delle 16.000 ore di scuola 300
5.2. Troppi compiti per casa senza tempo per studiare 303
6. Rielaborare e assimilare 304
7. Allenarsi quotidianamente e sistematicamente 309
8. Fermarsi per affilare l’ascia 313
9. La pausa creativa 315
10. Alcuni vantaggi della distrazione 316
11. Imparare anche a deconcentrarsi 318
Conclusione 321
Bibliografia 325