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Due concezioni astrologiche messe a confronto, l'una che affonda le sue radici nei misteri della creazione, nel processo discendente dell'onda di vita e nel suo processo ascendente attraverso il cammino della palingenesi; l'altra senza una filosofia che la sorregga, senza volto, acefala, ma con l'anima ambigua del mercante, pronta allo sfruttamento e al plagio. Accogli, o lettore, questo libro come una sosta in questo impervio e tormentato cammino; riposo all'aspra tensione del tempo attuale; orientamento nel vasto mare della conoscenza. Non dire: beato colui che vive senza sapere e senza domandare, ma piuttosto beato colui il cui spirito è sazio di conoscenza e di bene e che lotta e soffre per una più alta conquista. Questo è il messaggio che ci è giunto dalla valle del Nilo attraverso i Libri Sacri che l'autore cerca di illustrare.
Cerca di cogliere, in questa trattazione quella grande passione che è scintilla che arde di bene e che si comunica da anima ad anima poiché in essa, al di là delle parole e dei concetti, vi è grande purezza di intenzioni che dà il diritto di guardare in faccia ai più grandi misteri dell'essere, ed il diritto di affrontare i problemi che toccano la vita e la morte.
Nel corso di questa lettura cerca di distogliere lo sguardo da questo mondo saturo di incoscienza e di dolore, di erudizione e di agnosticismo, di lotta e di follia, turbine di passioni, prove tremende. Grande e tragico è questo mondo per chi ha occhi per vedere...
... Dinanzi a tutte queste tesi sull'origine dell'Astrologia ne sussiste un'altra, che non è frutto della nostra epoca, bensì viene continuamente ripetuta dal nostro alchimismo medioevale e dal mondo arabo che dice: "Come dissero gli Egizi ..." o "Come ci hanno tramandato i Saggi Egizi ...".
Ma degli Egizi, a dire il vero, abbiamo ben poco. Accanto alle iscrizioni tombali relative a cieli particolari, possediamo il solo oroscopo di Dendera che è stato fatto in epoca greco-romana, anche se i suoi contenuti possono risalire a qualche millennio prima.
Eppure la saggezza medioevale continua a ripetere per bocca dei suoi migliori esponenti: "come dissero gli antichi Egizi..." facendo risalire a quella mitica terra la sua genesi. Perché questo continuo ritornello da parte dei mathematici medioevali, quando non esistono tracce di una saggezza astrologica presso la teologia della Valle del Nilo?
D'altro canto, possediamo tavolette babilonesi che ci mostrano chiaramente impianti oroscopici quadrati che la nostra cultura, con molta disinvoltura, definisce come esercizi geometrici delle scuole mesopotamiche; oppure oroscopi greci, e fra questi possiamo annoverare anche l'oroscopo di Dendera, ove la struttura, pur con simbolismi egizi, è di chiara impronta greca.
Dove possiamo trovare, allora, la culla di questi dati che noi pomposamente chiamiamo Tradizionali, tenuto conto che la maggioranza, se non la totalità della nostra cultura, sia essa religiosa o filosofica, proviene da quella rigogliosa radice che è la civiltà egizia?
È innegabile che tutti i portati culturali, intesi nel senso più ampio, hanno la loro origine proprio in Egitto.
Il Cristianesimo vi ha attinto a piene mani, le religioni greche sono di impostazione egizia, come pure l'ebraica di
derivazione mosaica. L'orfismo come il pitagoreismo, come pure tutte le concezioni filosofiche presocratiche, trovano la loro ispirazione in terra egizia.
La storia
I dati fondamentali dell'astrologia
Il libro delle porte I e II
Il libro delle porte III IV V VI
Il libro delle porte VII VIII IX X XI XII
Introduzione al Libro delle Caverne
Il Libro delle Caverne I II III IV V VI
Il Libro delle Caverne VII VIII IX X XI XII
I termini
Il sistema planetario
I decani e il firmamento
L'Endosfera