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Tra le splendide ed enigmatiche sculture che rendono unica la facciata della Pieve di San Casciano di Cascina (XII sec.), la sconcertante rappresentazione di un cervo che calpesta un dragone nell'architrave di sinistra si rivela l'emblema-chiave di un più complesso discorso simbolico elaborato dall'autore della Pieve, il celebre scultore e architetto Biduino. Nell'originale e documentata interpretazione di Gavina Cherchi Chiarini, per la prima volta, la facciata della Pieve diventa «leggibile»: tutte le raffigurazioni che l'adornano narrano del mondo lontano in cui la Pieve fu fondata e delineano un coerente e suggestivo itinerario di salvezza.
Gavina Cherchi Chiarini, nata a Sassari e laureata a Pisa in Filosofia, ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Warburg Institute (Università di Londra). Ha insegnato Iconologia e iconografia nella Facoltà di Lettere dell'Università di Udine e Storia della metodologia della scienza nella Facoltà di Lettere dell'Università di Sassari. I suoi interessi si rivolgono attualmente al tema della metamorfosi e del rapporto uomo/animale nella cultura e nell'arte occidentale.