Il Giardino dell'Eden, la scala che va in cielo sognata da Giacobbe, il Paradiso Terrestre, l'aldilà dei Faraoni, la Fontana della Giovinezza: il mondo è pieno di miti sul dono dell'immortalità. Per il professor Sitchin si tratta della memoria ancestrale di un luogo dal quale si accedeva alle astronavi orbitanti - o forse addirittura al pianeta d'origine - degli extraterrestri che colonizzarono la Terra in epoca antidiluviana.
Dalla rivelazione che le divinità dei sumeri erano in realtà extraterrestri, Zecharia Sitchin passa ai misteri delle piramidi, anticipando la moda odierna di considerarle diecimila anni più antiche delle stime degli archeologi. La sua rilettura dell'antico Egitto, compresa la denuncia di varie "truffe" archeologiche del secolo scorso, vibra della tensione del mistero svelato.
La sfinge guarda a oriente lungo il trentesimo parallelo perché lì, nel Sinai, c'era lo spazioporto che portava letteralmente in cielo. Lì si recavano i re-dei dell'antichità a reclamare la promessa di vivere in eterno fatta loro da alieni "a nostra immagine e somiglianza". Ed è lì, nel Sinai, che ci conduce Sitchin, dopo averci narrato le avventure di coloro, da Gilgames a Ponce de Leon, che partirono in cerca dell'immortalità.
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