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Questa pregevole monografia, in cui Diana appare di nuovo al centro dell'interesse scientifico, ha il compito di "richiamare l'attenzione del lettore su un'immagine non usuale della dea"
Le pur numerose ricerche sulla complessa figura di Artemis-Diana, hanno frequentemente avuto, come punto di riferimento, l'area del tempio repubblicano in Valle Giardino a Nemi, restituendo, dietro le suggestioni della celeberrima opera di James Frazer (The Golden Bought), la rappresentazione di una generica "dea del bosco": Diana Nemorense.
Si sentiva l'esigenza d uno studio mirato viceversa a definire lo stretto legame della Grande Dea di Aricia con la sua città e volto nel contempo a "riordinare tanti elementi sparsi", quella "sterminata mole di materiale, non facilmente schematizzabile".
Il presente volume costituisce, sotto questo punto di vista un compendio..."una sintesi chiarissima ed efficace" che dà certamente impulso, come del resto simili iniziative nate all'interno dell'Archeclub d'Italia Aricino-Nemorense, ad un nuovo ambito di studi e ricerche che abbia il suo punto di riferimento nella storia, nei miti, nei culti e nelle istituzioni di una tra le più antiche città del Lazio.
Nota Introduttiva
Prefazione
Capitolo I
I culti federali di Diana
Capitolo II
Il Lazio alla fine del VI sec. a. C.
Capitolo III
Diana Aricina
Capitolo IV
Il volto triplice della dea
Capitolo V
Il Santuario Arcaico
Capitolo VI
Il mito di fondazione
Capitolo VII
L'area Sacra di Valle Ariccia
Capitolo VIII
L'Orthia spartana
Capitolo IX
Il santuario di Valle Giardino
Capitolo X
Il ruolo delle donne
Capitolo XI
Il culto salutare
Capitolo XII
Le colonie e la divinità della Lega Latina
Conclusioni
Indice delle tavole
Abbreviazioni
Bibliogarfìa