Nel Solco della Bibbia

Dalla prefazione dell'autore:
«L'occasione che ha dettato i capitoli di questo libro è in parte quella medesima occasione che ha dettato tante cose ebraiche, certo migliori di quelle che seguono: cioè la lettura del vecchio libro d'Israele, la Bibbia, e il ricorso annuale delle feste e dei ricordi del popolo. Molti libri ebraici sono nati press'a poco a questa maniera e molte creazioni ebraiche hanno avuto, in prosa o in poesia, questa medesima ispirazione. Dicendo così, io non intendo far confronti, ma spiegare la legittima nascita di questi miei figliuoli.
In sostanza dunque la grande ispiratrice è la Bibbia, con le sue parole e colle sue persone; la Bibbia non presa a pretesto per dire qualche cosa che passa per la mente, ma come la fonte di un insegnamento che vuol essere accolto, come un libro che vuol essere capito, come una musica che vuol esser cantata, come una fresca sorgente perenne a cui può abbeverarsi l'uomo che vive oggi in Europa e dissetarvisi spiritualmente e trame lena, speranza, forza, certezza, conforto, sorriso, slancio, luce e poesia come ve ne attinsero i secoli prima.
Ci sono molti modi di legger la Bibbia: c'è quello difficile, aristocratico, scientifico, filologico, critico, ma è fatto per gli specialisti che hanno molti strumenti a loro servizio e si rivolgono ad una piccola cerchia di intelletti già esperti in queste audaci imprese; e ce n'è un altro...[...]»