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Argomenti (categorie) ai quali appartiene questo titolo
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La filologia occidentale ha studiato e valutato gli aspetti morfologici e sintattici delle lingue semitiche adottando come criterio di classificazione le categorie grammaticali delle lingue europee classiche e moderne. In molti casi questo metodo si è rivelato assai utile e vantaggioso, in altri invece il riferimento alla struttura delle lingue occidentali ha dato origine a vari equivoci che pregiudicano un'analisi appropriata dei fenomeni grammaticali semitici.
Un tipico esempio della inadeguatezza della pretesa di classificare peculiarità delle lingue semitiche sulla base di categorie proprie delle lingue europee è rappresentato dalla definizione di pronomi relativi che è stata imposta ai pronomi semitici in d e š. Se da un lato è innegabile una certa analogia tra alcune funzioni di questi elementi e le funzioni dei pronomi relativi europei, d'altro canto non è meno vero che i suddetti pronomi sono suscettibili di altri impieghi che non possono in alcun modo essere ricondotti alla definizione occidentale di pronome relativo.
D'altronde, anche negli impieghi sintattici più vicini a quelli dei pronomi relativi europei, i pronomi semitici in d e š manifestano una caratteristica che li distingue fondamentalmente dai primi. Il pronome semitico in d e š non riesce, infatti, ad esprimere da solo che la funzione di soggetto della proposizione subordinata che esso introduce o tutt'al più quella di complemento oggetto. In altri termini, ciò che, per esempio, il pronome relativo latino qui è capace a esprimere mediante il complesso gioco dei casi, il pronome in d e š, in genere indeclinabile o dotato solamente della distinzione del genere e del numero, lo esprime ricorrendo a un pronome anaforico (pronome personale, separato o suffisso).
I - I PRONOMI IN D E Š COME NOTAE GENITIVI
1. Semitico orientale
1.1 - Accadico
2. Semitico nord-occidentale
2.1 Amorreo
2.2 Ugaritico
2.3 Lettere accadiche di Tell Amarna
2.4 Fenicio e punico
2.5 Ebraico
2.6 Aramaico
2.6.1 Aramaico antico
2.6.2 Aramaico egiziano
2.6.3 Aramaico d'impero di altre regioni
2.6.4 Aramaico biblico
2.6.5 Nabateo
2.6.6 Palmireno
2.6.7 Aramaico giudaico palestinese
2.6.8 Samaritano
2.6.9 Aramaico cristiano palestinese
2.6.10 Neoaramaico occidentale
2.6.11 Siriaco
2.6.12 Talmudico babilonese
2.6.13 Mandaico
2.6.14 Neosiriaco occidentale
2.6.15 Neosiriaco orientale
2.6.16 Neoaramaico giudaico dell'Azerbaigian persiano
3. Semitico sud-occidentale
3.1 - Nordarabico
3.1.1 - Iscrizioni dedanitiche
3.1.2 - Iscrizioni lihyanitiche
3.1.3 - Iscrizioni thamudene
3.1.4 - Iscrizioni safaitiche
3.1.5 - Nordarabico classico
3.1.6 - Arabo volgare
3.2 - Sudarabico
3.2.1 - Sudarabico antico
3.2.2 - Sudarabico moderno
3.3 - Etiopico
3.3.1 - Gĕ'cĕz
3.3.2 - Lingue etiopiche meridionali
3.3.3 - Lingue etiopiche settentrionali
Tavola sinottica
II - IL VALORE SINTATTICO DI D E Š COME NOTAE GENITIVI
Tavola sinottica
III - RAPPORTI RECIPROCI TRA I PRONOMI IN D E GLI ARTICOLI PREPOSITIVI
IV - SUL CARATTERE NON AUTONOMO DEI PRONOMI IN M e 'AY
V - LA NATURA SINTATTICA E SEMANTICA DEI PRONOMI ARABI MAN, MĀ E 'AYYUN
VI - CONCLUSIONI
INDICE DELLE OPERE CONSULTATE
ELENCO DELLE SIGLE
INDICE