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«Da un legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto»: da questo aforisma di Kant prende il titolo una raccolta di saggi – o «capitoli della storia delle idee» – che costituisce in realtà il magistrale compendio dell’analisi cinquantennale dedicata da un grande pensatore a filosofie e movimenti che hanno coinvolto e sconvolto le società umane. Isaiah Berlin si pone dalla parte dell’uomo, del «legno storto», per applicare il suo bisturi a molte piante ideologiche e penetrare ben oltre la corteccia, fino al nucleo e alla patologia. Diffidente verso tutte le teorie troppo dritte, perché consapevole della necessaria conflittualità fra valori comunque irrinunciabili quali libertà, giustizia, uguaglianza, Berlin ha sviluppato una illuminata, salutare visione pluralistica, che ci può vaccinare per sempre dai devastanti guaritori dell’umanità. E molti ne incontreremo in questo volume, attraversando le opere degli utopisti, risalendo a Vico, a Herder e a Joseph de Maistre, come anche ripercorrendo le vicissitudini delle idee di unità europea e il formarsi dell’ideologia fascista.
Il legno storto dell’umanità è apparso per la prima volta nel 1959.
Prefazione del curatore all'edizione italiana
La ricerca dell'ideale
Il declino delle idee utopistiche in Occidente
Giambattista Vico e la storia della cultura
Sul presunto relativismo nel pensiero europeo del Settecento
Joseph de Maistre e le origini del fascismo
L'unità dell'Europa e le sue vicissitudini
L'apoteosi della volontà romantica - La rivolta contro il mito di un mondo ideale
Il ramoscello incurvato - L'ascesa del nazionalismo
Indice analitico