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Un antropologo, uno psichiatra e un etnomusicologo
costituiscono la piccola équipe che, nel corso di cinque spedizioni in Nepal, ha analizzato i fenomeni di transe nello sciamanismo. È questa la prima volta dopo molti anni che un gruppo di ricercatori italiani, attraverso uno studio sul campo, analizza le ideologie e le tecniche estatiche di un complesso religioso dell'area
himalayana: tale studio si inserisce in un progetto di
ricerca sullo sciamanismo eurasico, finanziato dal
CNR, sotto la responsabilità di Romano Mastromattei.
I comportamenti estatici sciamanici rientrano in una complessa serie di fenomeni ai quali, ancor oggi, non
viene riconosciuto un unico livello interpretativo.
Mentre Mastromattei si riferisce agli aspetti propriamente antropologici del fenomeno, Giorgio Villa
ne indaga le valenze medicopsichiatriche, e Francesco Giannattasio quelle relative allo stretto rapporto musica-ritmo-estasi. La musica infatti, in questo contesto, si rivela elemento cruciale nello stabilire un contatto tra lo sciamano e il mondo degli dèi e degli
spiriti.
Premessa
Sciamanismo e jhankrismo
Possessione e terapia
Binde
Casta, etnia, tradizione
Damauli
La terra tamang
La professione
Conclusione
Bibliografia
Gli operatori estatici nepalesi di Giorgio Villa .
Bibliografia
I rapporti tra musica e transe nello sciamanismo nepalese di Francesco Giannattasio
Bibliografia
Indice analitico