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Questo è il primo saggio biografico dedicato ad un alchimista leggendario, quasi completamente sfuggito alle ricerche storiche: Rosacroce, maestro di Cagliostro e amico intimo del conte di Saint-Germain, noto con il nome di Federico Gualdi, ma di origine tedesca, durante il suo lungo soggiorno a Venezia svolse molteplici attività. Versatile ed eclettico, poliglotta, astronomo e matematico, nel 1662 progettò persino uno sbarramento mobile nella laguna. Fu considerato un adepto in possesso del “segreto divino” e dell’elisir di lunga vita. Raggiunta l’età presunta di 200 e persino di 600 anni, la sua apparenza era quella di un uomo di 40 – così come ne testimonierebbe un ritratto dipinto da Tiziano. Il suo ambiente comprendeva aristocratici, eruditi, artisti, ecclesiastici, italiani, francesi, tedeschi, e una cerchia più ristretta di discepoli. Il più noto di questi, Francesco Maria Santinelli, gentiluomo della regina Cristina di Svezia, pubblicò, sotto lo pseudonimo di Fra Marcantonio Crassellame Chinese, la Lux obnubilata suapte natura refulgens (1666), tradotta in francese con il titolo La Lumière sortant par soi-même des ténèbres. Il modello di questo componimento era la Philosophia Hermetica del suo maestro Federico Gualdi, proposto qui per la prima volta con la sua variante Opus philosophicum e una traduzione francese di quest’ultima. Gualdi fu considerato uno dei capi dell’Ordine della Rosa-Croce d’Oro, fondato ben prima del 1710 (un manoscritto conservato a Napoli, datato 1678, attesterebbe l’esistenza in Italia e in Germania di questa confraternita già nel 1542); in conformità agli statuti dell’Ordine, si dedicava all’alchimia, alla creazione di spiriti familiari e homunculi, alla fabbricazione di medicinali ed elisir… Oggetto di un’indagine da parte del Sant’Uffizio di Venezia (1676), che tuttavia non sfociò in un processo, egli disparve ben più tardi da questa città per riapparire in terra tedesca verso il 1716… Le rare incisioni dell’epoca lo raffigurano trasformato in August Melech Hultazob, principe d’Achem, con tutti gli attributi di un gran signore orientale. Famoso per la sua medicina universale, si produsse in una trasmutazione alchemica per il re Federico Augusto II di Polonia, incontrò Federico II re di Prussia e lo zar Pietro il Grande. Intrattenne un carteggio con Anna Ivanovna, duchessa di Curlandia e futura imperatrice di Russia. Il matrimonio con una contessa polacca gli riservò una ben triste fine: per ordine di costei, un servitore moro lo uccise soffocandolo. Sic transit ! Ma la storia di “Gualdi” non termina qui: il barone von Wächter, dell’Ordine della Stretta Osservanza, incontrerà un suo sedicente “nipote” che lo inizierà facendolo partecipare a due riti magici. Il testo della Philosophia Hermetica sarà adottato nell’alto grado del Clericato Templare di Starck. Quanto alla leggenda, questa persiste e ispira delle opere letterarie in cui il personaggio è trasformato in “Rosacroce demonizzato”: in St Leon di W. Goodwin, St Irwine di P. B. Shelley, Zanoni e La Casa e il Cervello (The Haunted and the Haunters) di Bulwer-Lytton, ecc. La presente opera contiene inoltre la descrizione dettagliata e gli indici dei testi segreti operativi, alchemici e magici, dei Rosacroce d’Oro, allo scopo di agevolare l’approccio ad una letteratura di difficile accesso, senza contare i numerosi documenti inediti o rari (accompagnati da una ricca iconografia) che possono servire a riscrivere qualche pagina della storia della Rosacroce. Un capitolo è dedicato alla generazione artificiale e va dai Sabei alla Magia divina e agli homunculi del conte Kueffstein. Una densa postfazione mette in risalto i legami tra la Rosacroce e l’ermetismo arabo; il ruolo dei monasteri nella trasmissione della tradizione ermetico-alchemica; l’origine paracelsiana delle conoscenze rosacruciane; la distinzione fondamentale tra la Rosacroce d’Oro originaria e quella detta “d’Antico Sistema”; un rilevante numero di manoscritti degni di nota; mette in discussione il primato della Rosacroce di Andreæ e compie una riabilitazione di Karl Kiesewetter e dei manoscritti del suo bisavolo J. S. Haussen, ultimo Imperator della Rosacroce d’Oro. Nell’annesso A il lettore troverà una ricca raccolta di fonti in lingua originale, fra le quali testi integrali ed ampi estratti di opere alchemico-magiche di Gualdi; nell’annesso B, testi in lingua francese; nell’annesso C, una ricerca su una particolare corrente di “Rosacroce sconosciuti”. Au cours de la polémique sur les “Supérieurs Inconnus”, Gustave Bord, poussant Guénon dans ses derniers retranchements, le pressa de fournir quelques noms de ces hauts initiés, outre le comte de Saint-Germain. Après Althotas, le mystérieux maître de Cagliostro, et Valmont, Guénon cita Gualdo, l’ « alchimiste de Venise ». Ce livre démontre l’appartenance de ce personnage mythique à la même “famille” que les Saint-Germain et Cagliostro. Connu sous le nom de Federico Gualdi, cet Allemand, maître de Cagliostro et ami intime de Saint-Germain, exerça de multiples activités au cour de son long séjour à Venise et dans la région. Il faillit s’acheter un titre nobiliaire, se marier, et projeta même, en 1662, un barrage mobile dans la lagune. Polyglotte, astronome et mathématicien, il fut considéré comme un adepte possédant le “secret divin” et l’élixir de longue vie. Censé avoir atteint l’âge de 200 à 600 ans, son apparence était celle d’un homme de 40 ans – en témoignerait un portrait peint par le Titien. Son entourage comptait des aristocrates, des savants, des artistes, des ecclésiastiques, tant italiens que français ou allemands et, bien sûr, des disciples. Le plus connu d’entre eux, Francesco Maria Santinelli, gentilhomme de la reine Christine de Suède, publia, sous le pseudonyme de Fra Marcantonio Crassellame Chinese, la Lux obnubilata suapte natura refulgens (1666), traduite en français sous le titre La Lumière sortant par soi-même des ténèbres. Le modèle en était la Philosophia Hermetica de son maître, texte ici proposé pour la première fois, avec sa variante l’Opus philosophicum, et une traduction française de cette dernière. Gualdi fut l’un des chefs de l’Ordre de la Rose-Croix d’Or, fondé bien avant 1710 (un manuscrit conservé à Naples, et daté de 1678, attesterait l’existence de cette fraternité déjà en 1542) ; conformément aux statuts de l’Ordre, il s’adonnait, comme tous ses membres, à l’alchimie, la création d’esprits familiers et d’homunculi, la génération artificielle, la fabrication de médicaments et d’élixirs… Objet d’un enquête de la part du Saint-Office de Venise (1676) qui n’aboutit cependant pas à un procès, il disparut beaucoup plus tard de cette ville, pour réapparaître, vers 1716, en terres germaniques… De rares gravures contemporaines le montrent métamorphosé en August Melech Hultazob, prince d’Achem, avec tous les attributs du monarque oriental, à commencer par l’habit et la coiffe. Réputé pour sa médecine universelle, il se produit alors dans une transmutation alchimique pour le roi Auguste II de Pologne, rencontre Frédéric II, roi de Prusse, et le tsar Pierre le Grand. Il entretient aussi une correspondance avec Anna Ivanovna, duchesse de Courlande et future impératrice de Russie. Son mariage avec une comtesse polonaise lui réserve une bien triste fin : sur les ordres de celle-ci, un serviteur more l’assassine en l’étouffant. Sic transit ! L’histoire de “Gualdi” ne s’achève pas pour autant : le baron de Wächter, de l’Ordre de la Stricte Observance, rencontrera son soi-disant “petit-fils”, qui l’initiera et le fera participer à deux rites magiques. Le texte de la Philosophia Hermetica sera adopté dans le haut grade du Cléricat Templier de Starck. La légende persiste. Elle inspire des œuvres littéraires où le personnage devient un Rose-Croix “diabolisé” : dans St Leon par W. Goodwin, St Irwine par P. B. Shelley, Zanoni et The Haunted and the Haunters par Bulwer-Lytton, etc. Ce livre contient la description détaillée et les tables des textes secrets opératifs, alchimiques et magiques, des Rose-Croix d’Or, sans compter de nombreux documents inédits ou rares (ainsi qu’une riche iconographie), qui peuvent servir à récrire quelques pages de l’histoire de la Rose-Croix.