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I documenti romani qui raccolti assommano a 117, tutti numerati progressivamente, suddivisi e trattati secondo i criteri esposti nella premessa. La particolare ricchezza e complessità dell'epigrafia anfiteatrale documentata a Roma ha tuttavia suggerito di modificare, seppure in minima parte, il piano generale dell'opera.
In particolare si è ritenuto opportuno, per motivi quantitativi, qualitativi e pratici, limitare questa raccolta ai soli documenti pertinenti alle prime tre sezioni («L'amministrazione dei munera», «Munera e venationes», «Gladiatori e scuole gladiatorie»), rinviando ad una successiva ed autonoma trattazione la quarta sezione: «Edifici anfiteatrali e strutture annesse». È chiaro a tutti il valore primario ed eccezionale che a Roma viene ad assumere il Colosseo, con il suo corredo epigrafico (circa 400 iscrizioni su gradini o transenne) di problematica interpretazione e di natura tale da imporre spesso criteri d'analisi affatto particolari. Accanto a questo materiale, unico nel suo genere, che dunque merita di essere studiato a parte, si colloca un gruppetto d'iscrizioni urbane (una dozzina circa) che, per altre vie, ugualmente ci illuminano sulla topografia degli edifici anfiteatrali a Roma, sul loro utilizzo, sulla presenza e distribuzione in essi dei vari strati sociali. Tutto ciò sarà l'argomento di un fascicolo a parte che si ha in animo di pubblicare al più presto.
All'interno della prima sezione, i documenti sono stati distribuiti secondo un criterio gerarchico che mira ad evidenziare dapprima le funzioni o cariche più strettamente legate all'imperatore, in quanto organizzatore di spettacoli. Si tratta della ratio a muneribus e della ratio summi chofagi, nell'ambito delle quali sono testimoniati vari gradi di responsabilità tecnico-amministrativa, prevalentemente ricoperti da personale della casa imperiale. In una sfera che potremmo definire più pubblica e istituzionale, agivano invece vari procuratores di rango equestre che, a nome dell'imperatore, gestivano l'organizzazione di spettacoli in tutto l'impero e nelle singole scuole gladiatorie di stato. Anche a Roma questi sono testimoniati come coordinatori e sovrintendenti di familiae gladiatoriae, con competenze su uno o più distretti amministrativi (cat. nn. 21-22). Altri procuratori di rango ducenario, sono attestati a capo della più importante scuola d'addestramento romana, il Ludus Magnus (cat. nn. 23-27), mentre ad un gradino leggermente inferiore (di rango centenario) dovevano essere i procuratores Ludi Matutini. Una nutrita schiera di personale subalterno, con competenze spesso minutamente suddivise, veniva impiegata per il buon funzionamento dei Ludi stessi (cat. nn. 28-36). Una struttura amministrativa simile alla ratio a muneribus dell'imperatore, ma certo molto meno ricca e varia, venne adottata, almeno nella primissima età imperiale, anche da ricchi privati cittadini per gestire anfiteatri o Ludi di loro proprietà (vd. l'esempio degli Statilii).
La seconda sezione, per la verità molto scarsa, raccoglie tutte le testimonianze epigrafiche romane di spettacoli gladiatorii e venatorii e del loro apparato, offerti dall'imperatore (Ludi Saeculares, cat. nn. 42-43) o da altri (magister vici (?), cat. n. 44). Non meraviglia che a Roma, dove il monopolio dei munera era nelle mani dell'imperatore, vengano raramente ricordati spettacoli non imperiali.
Premessa alla serie
Introduzione al volume
Bibliografia abbreviata
Parte prima - CATALOGO
Esclusioni
Sezione I - L'amministrazione dei munera
Ratio a muneribus (cat. nn. 1-11)
Ratio summi choragi (cat. nn. 12-20)
Procuratores familiarum gladiatoriarum (cat. nn. 21-22)
Procuratores Ludi Magni (cat. nn. 23-27; cfr. n. 46)
Ludus Magnus: personale subalterno (cat. nn. 28-31)
Ludus Matutinus: personale subalterno (cat. nn. 32-35)
Ludus non identificabile: personale subalterno (cat. n. 36)
Personale dipendente da privati (cat. nn. 37-41)
Sezione II - Munera e venationes
Munera imperiali (cat. nn. 42-43)
Munera di magistrati (cat. n. 44)
Sezione III - Gladiatori e scuole gladiatorie
Collegi gladiatorii (cat. nn. 45-47)
Arbitri (cat. nn. 48-53; cfr. n. 107)
Doctores (cat. nn. 54-62)
Specialità gladiatorie (cat. nn. 63-100)
Didascalie a raffigurazioni (cat. nn. 101-117)
Parte seconda - RIEPILOGO E CONSIDERAZIONI GENERALI
Sezione I - Tabelle riepilogative
Premessa
Munera privatorum (tab. 1)
Ratio vestiaria (tab. 2)
Ratio summi choragi (tab. 3)
Ratio animalium (tab. 4)
Ratio a muneribus (tab. 5)
Procuratores Ludi Magni (tab. 6)
Procuratores Ludi Matutini (tab. 7)
Munera e venationes (tab. 8)
Arbitri (tab. 9)
Doctores (tab. 10)
Gladiatori liberi e Ludi (tab. 11)
Qualifiche, pugnae, coronae, victoriae, età (tab. 12)
Specialità (tab. 13)
Gladiatores e venatores con gentilizio (tab. 14)
Gladiatores e venatores senza gentilizio (tab. 15)
Gladiatores e venatores anonimi (tab. 16)
Sezione II - Considerazioni generali
Amministrazione dei munera
Munera e venationes
I Ludi e l'addestramento
I gladiatori liberi
Note professionali
Le specialità
L' onomastica e lo status giuridico
Vita privata
Indici analitici
Tavole