Saggi

Il presente volume raccoglie i saggi più significativi di uno studioso prematuramente scomparso, contributi non contenuti nei due libri da lui pubblicati: Saggi di filosofia del finito (Messina 1973) e Tempo e immagine (Treviso 1992).

Com'è accaduto a studiosi valorosi e acuti, anche a Cristaldi era congeniale la misura del "saggio". Non si sentiva chiamato a vasti lavori monografici, anche quando si trovò libero dagli impegni dell'insegnamento nei licei.

Sin dai suoi esordi fu un appassionato della dimensione ontologica, in controcorrente con la gran parte della filosofia contemporanea, e con una tormentata problematica a sfondo religioso. Per questo aspetto Cristaldi si colloca nel solco del "personalismo" italiano di matrice idealistico-cattolica. Il suo diretto ispiratore fu il filosofo Vincenzo La Via (1895- 1982), che dall'idealismo gentiliano era pervenuto a nuove fondazioni ontologiche del reale e della religione.

Nel campo filosofico gli apporti più genuini di Cristaldi possono essere indicati in suggestive variazioni su temi anche non originali (come quelli del "gioco"), ma da lui approfonditi in maniera personale. In relazione alla varietà tematica della silloge il lettore si potrebbe interrogare sull'opportunità della pubblicazione in questa sede. L'inserimento nella collana trova a nostro avviso giustificazione nel valore del nucleo di saggi riguardanti l'Antichità, riflessa anche nei ricorrenti richiami al mondo classico quali affiorano negli altri, scritti.