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In questo libro, pubblicato negli USA nel 1972 e in Italia da Jaca Book la prima volta nel 1974, troviamo raccolti materiali inediti di autori Indiano-americani, scrittori e poeti pieni di talento e testimoni di problematiche ed episodi troppo spesso distanti dall'attenzione della disciplina storica mainstream. Uniti a informazioni di carattere storico e mitico, vi troviamo spunti poetici e letterari di straordinario valore, che aiutano a non mutilare l'esperienza indiana di potenzialità espressive e creative fondamentali per la comprensione delle vicende di cui i nativi sono stati protagonisti, a volte loro malgrado. Solo un Indiano-americano può giudicare compiutamente quest'opera, e apprezzarne la profondità e l'ampiezza di vedute. Un non-Indiano-americano può ascoltare con intelligenza e attenzione la voce di un popolo variegato e orgoglioso, che affermando la propria identità culturale non manca di porre interrogativi inquietanti all'«uomo bianco» e alla sua coscienza.
Shirley Hill Witt (1934), antropologa, poetessa e scrittrice americana originaria della Nazione Mohawk. Ha insegnato all'Università della Carolina del Nord e al Colorado College, ed è tra i fondatori del Consiglio Nazionale della Gioventù Indiana; consulente e ricercatrice per diverse organizzazioni indiane governative, ha fatto parte della Commissione per i Diritti Civili degli Stati Uniti.
Stan Steiner (1925-1987), scrittore e insegnante, è stato membro della Società di Storia degli Indiani d'America, del consiglio Nazionale della Gioventù Indiana e dell'associazione di Storia del West. Con Jaca Book ha pubblicato «La Raza»: i Messico-americani (1972) e Uomo bianco scomparirai. Riflessioni e profezie degli Indiani nordamericani sul destino della nostra civiltà (1995).