Il Libro dei Morti degli Antichi Egiziani

Chiunque sfogli il «Libro dei Morti degli antichi Egiziani» è spontaneamente portato a ricordare molte terzine della "Divina Commedia" e a rievocare la concezione di tutto il grande poema dell'Alighieri; ciò nonostante la differenza profonda che separa queste due manifestazioni eccezionali del pensiero umano.
Fra i popoli dell'antichità nessuno ha manifestato per il mistero della morte e dell'al di là un interesse così appassionato e così esclusivo come il popolo egiziano.
Da tale interesse è nato questo «Libro dei Morti» che sta fra il poema e il rituale; fra il trattato di teologia antica e il romanzo più meraviglioso.
Il «Libro dei Morti» è pervenuto a noi a frammenti e solamente la pazienza e la dottrina degli studiosi di papirologitl e di cose egiziane l'hanno potuto ricomporre nella forma attuale. É questa la prima traduzione completa fatta in italia, sul testo più attendibile, già divulgato in altre Nazioni e sarà una rivelazione non solamente interessante, ma sorprendente per le molte informazioni contenute sui riti, sugli usi e sulle credenze della più antica e immaginosa delle religioni d'Oriente.
La ricca introduzione al libro, le molte note e le stesse illustrazioni, riveleranno ai più le mafie e i segreti magici di un popolo di iniziati, tutto volto a scoprire i segreti di un mondo infinito ed eterno del quale la morte è solamente l'inizio.
Ecco perché del «Libro dei Morti degli antichi Egiziani» si è sempre parlato con rispetto, quasi con timore, anche quando non se ne conosceva il contenuto.
Ora il mistero è svelato.
A tutti tornerà interessante questa lettura, facilitata da una traduzione piana, rispettosa del colore, della simbologia e della maliosa religiosità dei singoli componimenti.