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Questo volume di racconti israeliani offre per la prima volta al pubblico italiano la possibilità di accostare una letteratura di grande interesse attraverso i suoi più qualificati esponenti.
Accanto a scrittori celebrati, maestri della moderna narrativa ebraica, come Agnon e Hazaz, vengono presentati sei autori appartenenti alla generazione che ha vissuto le lotte per la costituzione del nuovo Stato d'Israele e il suo farsi nazione. Oltre a questo tema fondamentale, molti altri ricorrono, quali: i problemi di una nuova società; l'affermazione di una coscienza individuale di fronte a una coscienza storica che minaccia di sopraffarla; il pericolo dell'alienazione della coscienza dovuto alla guerra; la difficoltà di comprensione fra le vecchie e le nuove generazioni; il legame fra la tradizione immutabile e i tempi nuovi operanti.
I giovani scrittori israeliani non si limitano più a porsi quello che è stato per secoli il quesito dominante di un intero popolo: «Che cosa significa essere ebreo? », domandandosi ora anche: «Che cosa significa essere uomo? ».
La risposta che ci danno in pagine di tersa bellezza è che la storia «giudaica» è anche storia universale e la lotta di una comunità per affermare il proprio diritto all'esistenza è lotta per il trionfo dei valori della personalità umana. Questo è il messaggio dei giovani scrittori ebrei che riescono a cogliere pienamente i nuovi ritmi e le nuove risonanze, le sfumature di pensiero e di sentimento dell'odierna vita israeliana.
Prefazione, di Joel Blocker