Federico II e l'Estate del Medioevo

Dalla premessa dell'autore:
"Questo Federico II nasce indubbiamente dai miei convincimenti di fondo. Ognuno di noi ha un suo Giulio Cesare, un suo Carlo Magno o un suo Napoleone. In altri termini: sono personaggi storico-epocali. Ma questo mio convincimento di Federico II ha preso forma in maniera improvvisa; per così dire, da primo impatto sotto la pressione emotiva esercitata dai quadri di Pippo Madè.
Il suo Medioevo, ancor prima del suo personaggio principale, mi ricorda per analogia quello di Pippo Rizzo degli anni '50: i paladini che faceva uscire dal gran libro del Folklore siciliano eran quelli dell'imperatore Carlo Magno. Pippo Madè invece fa uscire il suo imperatore Federico e relativi paladini dal gran libro della storia.
I particolari di questo Medioevo sanno di ricerca storica e di storia del costume.
Tutto scorre sotto gli occhi attraverso ottanta fotogrammi, pardon, quadri. Praticamente i tarocchi al completo più due copertine. Del Medioevo gli aspetti salienti non potevano che essere contrassegnati dai semi, rivissuti dall'artista nell'iconografia dell'epoca di Federico, originaria anche in chiave didattica.[…]"