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Un libro di incursioni, analogie, simbolismi nascosti e studi caratteriali, in chiave deliberatamente lirica più che aspramente analitica, che hanno per origine l’opera e la vita di donne e uomini cui accadde di essere anche artisti. Anime estreme riflette su aspetti mistico-religiosi dell’opera della poetessa Cristina Campo, ispirata grazie a racconti di coloro che l’hanno conosciuta come : Virginia Woolf, Anne Sexton, Amelia Rosselli, Sarah Kane. Per approdare poi all’analisi di alcune lettere a Sibilla Aleramo, trovate e trascritte all’Archivio Gramsci, la cui lettura è illuminante per la comprensione del rapporto della Aleramo con il figlio abbandonato da piccolo. Il tema della maternità si concentra sull’ultimo discusso romanzo di Elsa Morante Aracoeli , lì si condensano e si esasperano i conflitti che lacerano l’intero percorso della scrittrice. L’attenzione si sposta poi all’“antimaternità”, il vampirismo precedente a Dracula, attraverso romanzi poco noti sprigionanti il femminile nei suoi inquietanti dettagli come Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu. Infine i ritratti di alcuni geni del Novecento : dall’amore freddo di Kawabata a quello arroventato dell’ultima più estrema opera di Pasolini, Petrolio, dalla rivelazione dell’io sgretolato di Vladimir Nabokov, alla discesa nell’io demoniaco di August Strindberg o Maurice Sachs, passeggiando in una Parigi abitata e maledetta, per scivolare infine nell’intimità del cuore di Baudelaire o perderci nel sogno d’amore di Casanova.
Manuela Maddamma, è nata e vive a Roma. Grande esperta di storia delle dottrine esoteriche e mistiche nell’Europa moderna e contemporanea, ha tradotto per la prima volta il De umbris idearum di Giordano Bruno e numerose altre opere dal francese. Ha pubblicato con successo nel 2005 il suo primo romanzo, Lascia che guardi. Dal 2006 collabora con il quotidiano «Il Foglio».