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«Curiosità, inquietudine, fede religiosa, desiderio di avventura, volontà di conoscere, necessità materiali, esigenze di lavoro sospingono continuamente questo mondo in movimento. Nessun resoconto di viaggio, per quanto fedele possa essere, è in grado di descriverci l’intensità della circolazione di esseri comuni sulle strade medievali».
Nel Medioevo si viaggia per ragioni politiche, per lavoro, per pregare o per studiare: sulle strade si incontrano re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. Si naviga nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei mari e nell’oceano. Nell’osservare da vicino questa variegata umanità itinerante, il libro la raffigura mentre attraversa paesi e continenti, ne ricostruisce i percorsi, le fatiche, le paure, le emozioni. Che cosa significava mettersi per strada lasciando la propria casa alle spalle, come si viaggiava in concreto, quali erano le conoscenze geografiche e le rappresentazioni fantastiche, quali i paesi conosciuti, quale il rappor bn m to con le genti straniere?
Introduzione
PARTE PRIMA: ANDARE PER IL MONDO
I. Il viaggio come idea
II. L'orizzonte si amplia
III. Un mondo in movimento
IV. Le condizioni materiali
PARTE SECONDA: TRA IMMAGINAZIONE E REALTÀ
V. Il mondo sconosciuto: conoscenze geografiche e rappresentazioni
VI. Esseri disumani e meraviglie
VII. Il mondo conosciuto: i paesaggi dei viaggiatori
VIII. L'incontro con gli «altri»
Note
Fonti edite
Indici