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Le figure dei Sette Sapienti della Grecia arcaica (Talete, Solone, Biante, Pittaco, Chilone, Cleobulo e Periandro) ricoprirono un ruolo memorabile durante l' epoca del consolidamento delle città elleniche e delle loro istituzioni, all' inizio del VI sec. a.C. Imbevuti di proverbiale saggezza e di acuta intelligenza al servizio della comunità dei cittadini, questi personaggi storici costituiscono il paradigma di un sapere che meritò il plauso dell' oracolo delfico e che ottenne fama secolare.
I Sette Sapienti (e altri tre) raccoglie gli aneddoti e le sentenze che furono loro attribuiti, commenta le massime ed analizza il significato del loro esemplare agire nel proprio contesto sociale. Carlos García Gual riflette sul significato storico della loro sapienza e analizza le differenze tra le loro personalità (anticipi di quelle dei filosofi) e gli eroi e i santi di altri popoli.
UN BREVE PROLOGO
L'EPOCA E IL SIGNIFICATO DELLA SAPIENZA
PARTE PRIMA
- TALETE, IL PRIMO DEI SAPIENTI
- SOLONE DI ATENE, LEGISLATORE E POETA
- BIANTE, GIUDICE AUSTERO
- CHILONE DI SPARTA
- PITTACO DI MITILENE
- CLEOBULO E CLEOBULINA
- MISONE, LO SCONOSCIUTO
- PERIANDRO, IL TIRANNO
- ANACARSI, LO SCITA
- EPIMENIDE, SCIAMANO DI CRETA
- FERECIDE DI SIRO
PARTE SECONDA - SENTENZE
- IL TRIPODE E I SAPIENTI
- LE LETTERE DEI SETTE SAPIENTI
- OMBRE CINESI
EPILOGO
BIBLIOGRAFIA