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Estratto dalla Nota introduttiva
In quale anno Dante arrivò a Ravenna? Da dove veniva? Quali erano i suoi trascorsi? Perché venne a Ravenna? Sono interrogativi ai quali non è possibile dare una risposta sicura.
È bene precisare subito che, nonostante le numerose e laboriose ricerche di storici e biografi e la raccolta e l'interpretazione di migliaia di documenti, poche sono, ancora oggi, le certezze e molte le lacune che segnano la vita di Dante, fin dalla nascita. Esistono sul suo conto enigmi di ogni genere e scarsi sono i dati certi; per giunta, non ci è pervenuta una sua sola riga autografa, neppure una firma, né un manoscritto. Molti sono i dubbi e le questioni rimaste irrisolte, tante le curiosità destinate a rimanere insoddisfatte.
Nel suo poema Dante ha inserito amori e odi, rancori e passioni, desideri e speranze, fede e disperazione; ha parlato di amici e nemici, di tutto e di tutti, ma poco o quasi niente dice di sé e della sua famiglia. Egli non amava parlare di sé, se non come profeta o eroe.
Bisogna per questo rassegnarsi a ipotesi e supposizioni, ad espressioni come "si dice", "si narra", "sembra", "lo afferma il tale", "lo sostiene il tal'altro", che troviamo a iosa negli scritti di biografi e dantisti.
Cercheremo, comunque, di dare alle domande delle risposte, le più attendibili possibili, o almeno quelle sulle quali esiste una relativa convergenza di giudizi...