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"La mostra del gotico e del rinascimento segue a pochi mesi di distanza la mostra del barocco, e costituisce la seconda grande manifestazione, che pro motrice ed auspice la Podesteria, la Città di Torino ha organizzato per far conoscere l'arte dell'antico Piemonte.
I limiti di questa seconda mostra sono chiaramente indicati dal titolo: Gotico e Rinascimento in Piemonte: circa trecent'anni di vita e di arte della regione: dalla metà del XIV alla fine· del XVI secolo.
Non stupisca, che i due periodi che sono di consueto e tradizionalmente considerati come antitetici l'uno all'altro, siano stati riuniti alla mostra: in realtà, m Piemonte, dove il gotico domina non solo incontrastato a tutto il '400, ma permea anche buona parte dell'arte fino alla metà del secolo successivo,essi erano di fatto assolutamente inscindibili. Contrariamente a quel che di solito si ritiene, in questi trecento anni la produzione artistica piemontese fu notevolissima, e se non giunse proprio all'eccezionale capolavoro determinatore di nuove vie, dimostrò tuttavia lo stesso rigoglio di vita, e quasi la stessa molteplicità ed attraenza di aspetti che l'arte delle contermini regioni italiane e d'oltralpe. Non poteva essere diversamente, del resto, in un paese come il nostro, che, collocato sulle maggiori e più frequentate vie di comunicazione fra il mezzogiorno ed il settentrione, e dominio per grandissima parte di una forte ed insieme gentile Dinastia padrona di vasti territori nell'oltremonte, costituiva il punto di confluenza, di passaggio, e di scambio per le vive correnti delle grandi civiltà del tempo. Detto questo, conviene d'altra parte subito ben stabilire che l'arte piemontese, se risente e si giova della sua particolare e favorevole posizione, hg, saputo però formare e sempre mantenere un suo stile e un suo accento, con originale e distintiva individualità di espressioni.
Provare l'esistenza, l'importanza, e l'originalità dell'arte piemontese durante l'età gotica e rinascimentale, diffonderne Ca conoscenza, chiarificarne alla luce delle opere esposte i complessi e difficili problemi, fu in ogni modo il concetto informatore della mostra. Al concetto si uniformòil programma, rivolto a presentare una· mostra al più possibile completa, che riunendo nelle 36 sale di· Palazzo Carignano tutto il riunibile della creazione artistica del tempo: dalla pittura alla scultura[…]"