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Sono abbastanza note le relazioni della tradizione massonica medievale e post-medievale sia con altre forme iniziatiche, quali l’ermetismo, sia con la Chiesa cattolica romana. Passata attraverso vari adattamenti, la via muratoria ha una origine anteriore allo stesso Cristianesimo, in virtù del suo ricollegamento all’edificazione salomonica del Tempio di Gerusalemme e, pure, a una corrente spirituale risalente all’iniziazione pitagorica e ai Collegia artigianali dell’antica Roma.
A partire dal secolo XVIII, emergendo strutturalmente come mai nessuna organizzazione iniziatica aveva sperimentato, la Massoneria ha dovuto resistere all’insinuarsi di effimere ideologie, alle condanne delle autorità religiose e civili, ai subdoli tentativi di sminuirne la valenza tradizionale autentica. Ciò nonostante, essa può ancora rivendicare una trasmissione iniziatica effettiva, ultima «Arca vivente dei simboli» in Occidente per chi sia animato da una seria aspirazione spirituale.
La questione dei rapporti tra Massoneria e Chiesa cattolica può essere considerata sotto diversi aspetti. Inquadrato in una serie di considerazioni sull’iniziazione massonica nel mondo moderno, l’argomento desta interesse essenzialmente in funzione di qualche chiarimento circa le possibilità offerte a chi in Occidente ricerchi una via di realizzazione spirituale. Vi sono fatti e situazioni storiche, di solito conosciuti poco o male, sovente in modi distorti, tali da provocare all’atto pratico confusioni non indifferenti e tra le cui conseguenze vanno annoverati sia il diffondersi della radicata avversione di gran parte dei cattolici per l’iniziazione massonica sia, per reazione, l’alimentarsi in gran parte dei massoni dell’odio nei confronti della religione cattolica, molto spesso generalizzato verso qualsiasi forma religiosa e tale da spingere a un orientamento sempre più volutamente antitradizionale.
Per un cattolico cui si presenti la prospettiva di accedere all’iniziazione massonica o che sia già massone, la situazione può essere indubbiamente assai problematica, se si tiene conto della duplice esigenza iniziatica e religiosa.
Qualora, com’è ben comprensibile, egli pensi anzitutto a mantenere la propria partecipazione alla religione cattolica, in seno alla Chiesa, si troverà oggi di fronte a opinioni e giudizi confusi e contraddittori, ben lontani dall’ordine che dovrebbe essere offerto da una dottrina e da una legge tradizionale a qualsiasi livello.
Peraltro, quella massonica è praticamente l’unica forma d’iniziazione occidentale che, a dispetto di ogni avversario, esterno e interno, si è eccezionalmente mantenuta diffusa e accessibile nell’ambiente in cui viviamo. Anche in mancanza della partecipazione a un exoterismo religioso e a una legislazione tradizionale, o in aggiunta a essa quando tale esigenza venga soddisfatta, non bisogna del resto dimenticare che nella stessa Massoneria attuale, nei suoi simboli e più esplicitamente in rituali comunemente diffusi, si trovano quantomeno direttive fondamentali che dovrebbero servire di base per l’orientamento della mentalità e del comportamento dell’iniziato, estremamente importanti anzitutto sull’arduo cammino di quella purificazione e «squadratura» della «pietra grezza» senza la quale non c’è la possibilità di compiere neppure i primi passi della via iniziatica.
Si tratta di questioni elementari che troppi hanno l’abitudine di trascurare o disprezzare, talvolta perché si sentono ben al di là d’insegnamenti di cui vedono solo l’aspetto «moralistico», mentre si tratta di condizioni scomode ma, in concreto, «tecnicamente» indispensabili.