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Il Picatrix, attribuito allo pseudo Maslama al-Magriti, ma in realtà opera di origine ermetica greco-egizia, è il testo di magia più diffuso nella cultura esoterica antica e medievale. Fu tradotta dall’arabo in latino in Spagna fra il 1047 e il 1051, ed ebbe un posto preminente nelle biblioteche dei maggiori filosofi dell’età umanistico-rinascimentale, da Marsino Ficino a Pico della Mirandola, da Leonardo a Filarete, da Rabelais a Campanella. Bollata come opera empia, il Picatrix fu poi considerato un manuale satanico, tanto che il suo misterioso autore venne appellato come “Rettore della Facoltà diabolica”. Il grande pensatore arabo Ibin Kaldum lo aveva invece definito “il trattato di magia più completo e meglio costruito”. La presente edizione è la prima traduzione italiana del testo latino, con una postfazione sulla storia del Picatrix e sulla sua struttura.
Introduzione
Nota al testo
Prologo
Libro I
Capitolo I. A quale livello sia la tua conoscenza della scienza Capitolo II. Che cosa sia la negromanzia e quali siano le sue caratteristiche
Capitolo III. Che cosa sia il cielo e di quale sostanza sia fatto Capitolo IV. Sulle generali proposizioni e configurazioni del cielo nel fare talismani Capitolo V. Esempi di proposizioni e di ciò di cui abbiamo bisogno per fare talismani
Capitolo VI. In che misura ognuno sia nel mondo e come si pervenga alla conclusione che l'uomo è un microcosmo specchio del macrocosmo Capitolo VII. In che misura sia ogni cosa del mondo e ancora di molte altre nozioni profonde nascoste dai sapienti e che noi, in questo libro, intendiamo svelare
Libro II
Capitolo I. Come si può pervenire a questa conoscenza Capitolo II. Le figure celesti e i loro segreti
Capitolo III. Tutte le operazioni che riguardano i pianeti, il Sole e la Luna
Capitolo IV. Il moto dell'ottava sfera e delle stelle fisse Capitolo V. Come questa scienza è ripartita tra i popoli e quale corrispondenza trova in essi
Capitolo VI. Le virtù dei talismani e in che modo si ottengono; in che modo i talismani possono acquisire la forza dei pianeti e come gli influssi agiscono per mezzo dei talismani: cioè il fondamento della scienza della negromanzia e dei talismani Capitolo VII. Del modo di servirsi della dialettica nella scienza dei talismani e che parte debba avere in questa scienza Capitolo VIII. Delle gerarchie delle cose naturali e in che modo si possa accedere a questa scienza
Capitolo IX. Della dimostrazione delle figure e delle forme dei talismani che si fanno con l'ausilio dei pianeti Capitolo X. Delle pietre adatte a ciascun pianeta o alla formulazione delle figure.
Capitolo XI. Le rappresentazioni delle immagini dei segni e i loro influssi
Capitolo XII. Le figure e i gradi dei Segni zodiacali e i loro influssi secondo l'opinione degli Indiani, in che modo si procede nello studio di questa scienza, di quale tipo sono gli influssi che si traggono dai corpi superiori secondo la loro opinione e con [la rivelazione di] notevoli segreti
Libro III
Capitolo I. Sulle parti dei pianeti presenti nelle piante, negli animali e nei metalli
Capitolo II. Sulle parti dei segni presenti nelle tre realtà suddette, ossia piante, animali, metalli
Capitolo III. Sulle figure, disegni, vestimenti, suffumigazioni dei pianeti, nonché sui disegni delle facce dei segni Capitolo IV. Quali segreti non possono essere compresi se non da coloro che sono esperti in questa scienza
Capitolo V. Sulla dimostrazione dell'unica virtù, propriamente detta, presente negli animali, e delle nozioni notabili necessarie in questa scienza, nonché del metodo per trarre a sé gli spiriti planetari attraverso disegni e suffumigazioni
Capitolo VI. Sull'arte di attrarre gli spiriti dei pianeti mediante mezzi naturali; quale ne sia l'immagine e che genere di virtù possegga
Capitolo VII. Sull'attrazione della virtù dei pianeti ed in quale modo possiamo parlare con essi; come si dividono gli effetti per pianeti, figure, sacrifici, orazioni, suffumigazioni, proposizioni, lo stato del ciclo necessario a qualsivoglia pianeta
Capitolo VIII. Sul tenore delle orazioni con le quali i Nettuni pregavano il sole e Saturno, e in quale modo parlavano con essi e traevano a sé gli spiriti e gli effetti di quelli
Capitolo IX. Sul modo di attrarre le forze di qualsivoglia pianeta in modo separato e di nominare gli spiriti di quelle forze secondo le loro parti, nonché sul modo di operare le stesse denominazioni
Capitolo X. Sulla dimostrazione del compimento degli spiriti dei pianeti e del modo di scongiurare i danni di opere, effetti, miracoli, negromanzia, e alimenti, suffumigazioni, ed unguenti, profumi di cui si deve valere l'operatore degli spiriti dei pianeti; sugli effetti propri dei pianeti e sulle opere che non possono essere compiute se non con lo sguardo
Capitolo XI. Sugli effetti delle immagini su cose diverse, nonché sulle alterazioni della vista, affinché le cose appaiano diversamente da quel che effettivamente sono, e sul modo di dormire, vegliare, formare sostanze tossiche e loro rimedi
Capitolo XII. Sulle regole necessarie in questa scienza
Libro IV
Capitolo I. Da dove proviene la virtù e la fortezza dello spirito e quale sia la proprietà dello spirito; quale è la proprietà del corpo; e quella del senso e dell' intelletto; quale quella dell'anima, nonché le differenze tra esse
Capitolo II. In che modo la forza dello spirito della luna è attratta a queste cose inferiori, e da quali cose si devono fare le suffumigazioni ai sette pianeti
Capitolo III. Nel quale si dice cosa traggono i Caldei dalla profondità o dai segreti di questa scienza e cosa hanno detto al riguardo Capitolo IV. In cui si parla dei simulacri e delle conoscenze che molto giovano a questa scienza
Capitolo V. In cui si mostra quali sono le dieci sostanze necessarie ·a questa arte e come questa scienza ne tragga vantaggio; e quali siano le radici della negromanzia
Capitolo VI. Mostra come devono essere fatte le suffumigazioni delle stelle e un composto necessario a questa scienza Capitolo VII. Gli argomenti riguardanti la negromanzia ritrovati nel libro L'agricoltura Caldea , tradotto dal Caldeo in Arabo da Abubnar Abenvaxie
Capitolo VIII. Sulle virtù inerenti alla natura specifica di alcune cose
Capitolo IX. Sulle immagini fornite di poteri straordinari che furono scoperte nel libro che fu ritrovato nelle chiese di Cordib e nel libro della regina Folopedra, e dove si discute di alcuni accorgimenti necessari per operare con le immagini