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Poesie - Le Ali della Morte

Le ultime liriche di Rabindranath Tagore

Guanda
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a cura di Augusto Guidi e Elsa Soletta, traduzione dalla versione inglese di Aurobindo Bose
pp. 110, ill. b/n, Parma
data stampa: 1963
codice isbn: 6265

Rabindranath Tagore, a cento anni dalla nascita e a venti dalla morte (1861-1941), rappresenta la somma dei rapporti e delle ripulse che hanno legato la civiltà occidentale all'India, nel passaggio dall'età coloniale all'indipendenza. Rapporti culturali e politici, perché la sete di rinnovamento che s'impadronì degli uomini di cultura indiani nella seconda metà dell'Ottocento, partiva da un moto di rivolta e di autonomia nei confronti della cultura dell'Occidente copiata servilmente da una generazione educata dallo straniero. Si sentiva la necessità di riscoprire l'anima dell'India, perché solo nell'alveo della tradizione era possibile un profondo rinnovamento. Fu un movimento di rivoluzione che investì la religione, la letteratura e la politica. Rabindranath Tagore ne fu uno dei principali protagonisti. Figlio di una ricca aristocratica famiglia, compie la propria educazione in Inghilterra e, tornato in India, inizia una intensa vita letteraria, nella quale, fino ai quarant'anni hanno rilievo i legami stretti con le letterature europee, poi, man mano che vanno definendosi i caratteri di misticismo naturale che domineranno la sua opera, questi legami diventano ininfluenti mentre la tradizione è al centro del suo fuoco. Si rivolge alla pedagogia. Fonda una scuola nella quale «gli uomini si riuniscono per il supremo fine della vita, nella pace della natura, dove la vita non è solo meditativa, ma alacre in tutte le proprie attività», scuola che diverrà l'Università internazionale Vishva - Bharati. Partecipa attivamente alla lotta politica nel Bengala, ma quando questa sfocia nel terrorismo, si ritira deluso. Le sue ultime opere sono intrise di senso di carità e tolleranza, sempre pervase dall'amore dolce, struggente, liberatore della natura e dell'uomo.

Indice:

VITA DI RABINDRANATH TAGORE


FRONTIERA (1938)

3 - E come l'invisibil colpo squarciò l'aggrovigliata rete

4 - Il mio essere è incrostato

5 - O Passato

8 - A una a una

9 - Nel crepuscolo dell'opaca coscienza

10 - O Signore della Distruzione


12 - O Poeta

13 - O nuovo venuto

14 - Tempo è venuto che l'augel sen vada

18 - Dovunque

SUL LETTO D'INFERMO (1940)

2 - Un'incessante vita scivola sulla corrente dell'eterna morte

4 - La luce d'innumeri giorni

5 - Sotto la volta dell'Universo

6 - O mio passerotto

9 - O antica Notte

10 - Quando de' giorni miei l'estreme ombre

11 - Attraverso le età ha il mondo assembrato


12 - Al mattino, come io apro gli occhi

13 - Se la notte d'affanno

15 - Il malato entro sè una voce serra


16 - Sulla fitta foresta del suo cuore

17 - Quando presi sonno non so

18 - Nel mondo

19 - Se i balocchi viventi sono fatti nella fucina del Creatore

20 - Di tra l'impenetrabil buio della mia stanza d'infermo

21 - Destandomi al mattino

22 - A mezzo il giorno - parte desto, parte assonnato

23 - Sulla via della guarigione

24 - Nella pura luce della prim'alba

25 - Fra gli affanni e le pene della vita

26 - Negli atti miei mai io posi fede

27 - Apri la porta

28 - La fiamma della coscienza... »

29 - Quando vedo l'Uomo

32 - Ogni mattina al benefico tocco della luce

34 - Mentre l'arpa accordavo alla mia saltuaria melodia

35 - Come quand'è passata la tempesta

36 - Quando la stretta delle mie braccia è disciolta


37 - Nel fosco crepuscolo vidi improvvisamente

38 - O Signore della Morte

39 - Quando non ti vedo


GUARIGIONE (1941)

I - «Dolce è il mondo, dolce la sua polvere»

2 - Bagnate nella luce mattutina

3 - Solitaria è la stanza d'infermo

5 - In questa stanza deserta

8 - Sedendo solingo presso la finestra ai confini del mondo

10 - Quando il mio sguardo getto su questa terra di polvere

12 - La mia mente era aperta

13 - Nella mia giovinezza amor mi venne

14 - Ogni mattina il mio devoto cane

15 - Varcando il mare della fama e infamia

16 - Giorno su giorno passa

23 - Donna, tu sei benedetta!

24 - Presso il mio letto d'infermo

25 - Le inespresse parole nella vasta mente dell'Uomo

29 - Ricevuto ho in questa vita il dono

32 - So che la Gioia, ascosa nel cuore della luce

33 - Che il velo dell'ego si dissolva!

ULTIME LIRICHE (Giugno 1942)

1 - Di fronte si stende l'oceano di Pace

2 - Morte inghiottire non può la vita, ch'è immortale

3 - O uccello

5 - Se io possa, troverò una volta ancora

6 - Ora è giunto il Supremo Uomo!

10 - Oggi nel mezzo del mio compleanno

7 - So che la vita è sacra

11 - Sulle rive di Rupanārāyan

12 - Il vostro compleanno è un festival di doni

13 - Il primo sole del giorno aveva chiesto

14 - La tetra notte del Dolore

15 - Hai cosparso il cammino del Creato

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