Intrighi dinastici, colpi di stato, rivoluzioni, amori proibiti, scambi di neonati, complotti, matrimoni segreti, gravidanze misteriose: questi gli ingredienti di una storia che pare uscita dalla fantasia di Alessandro Dumas. Ma non di fantasia si tratta, bensì della vicenda vera di Madame Royale, ovvero la principessa Maria Carolina di Napoli, vedova giovanissima del duca di Berry, l'erede al trono di Francia.
Ambientata nell'Europa della Restaurazione, quando re e principi spazzati via dalla bufera napoleonica tornavano sui troni riconquistati, l'avventura romantica della piccola napoletana dagli occhi azzurri - di cui, come disse LUigi XVIII, «rien n'est joli, tout est charmant» - si snoda fra Italia e Francia, Palermo e Parigi, Massa e Praga, ora nel lusso delle corti, ora nelle malinconie dell'esilio o tra i fuochi della guerriglia in Vandea. Figlia di re, sorella di un re e di una regina, madre di un piccolo re senza corona (quel «figlio del miracolo» che la rivoluzione di Luglio privò del trono), Maria Carolina, alla quale il destino aveva affidato il compito di continuare la dinastia di Luigi XVI e Maria Antonietta e di difendere l'Ancien Régime contro il re cittadino Luigi Filippo, lottò contro tutto e tutti e principalmente contro l'inesorabile avanzare della storia.