Estratto dalla Introduzione
Quest'opera di cui ora appare la prima parte è nata dal concetto del Risorgimento italiano solidalmente unito alla civiltà d'Europa, concetto maturatosi nelle mie ricerche sulla storia italiana nel secolo scorso. La cultura francese in cui vissero e si temprarono i nostri esuli, qui si è presentata perciò in primo piano, e a me ha rilevato che un compito mondiale era stato assolto sopra tutto dagli uomini della Restaurazione francese, compito di cui mi pare che la Francia non abbia adeguata coscienza: 'Che pur dopo le siècle des lumières la cultura francese ha avuto un' efficacia mondiale a cui tutto l'Occidente, e non l'Occidente soltanto, è debitore. Certo i contemporanei, in ispecie quando sfiorirono intellettualmente negli anni della monarchia di luglio e del secondo Impero, avevano, sopra tutti il Guizot e il Rémusat, orgogliosa coscienza del compito assolto. Un epigono, il Renan, condivideva tale coscienza e poi - con qualche tendenziosità - la tesi è riaffiorata in Giorgio Sorel. Ma la definizione della funzione storica di quest' epoca è sempre mancata.
Gli studi particolari francesi su questo periodo sono molti, ma nella valutazione è stata d'impaccio la concezione politico-nazionalistica che considera fase di decadenza quella seguita alla caduta di Napoleone (confondendo spesso tutta l'epoca con la piccola politica dei Borboni restaurati) e l'ingiusto scadimento di quella Francia contemporanea ha subito la tradizione della civiltà rivoluzionaria. E si aggiunge anche qualcos' altro. In Francia molta parte della vita intellettuale è concepita in funzione di un concetto tutto proprio: l'esprit e per un ovvio trapasso, da l'esprit ci si volge all'interesse e alla curiosità psicologica. Di solito, dagli studiosi di Francia, un pensiero vien valutato per l'ambiente in cui fu pronunciato - salotto, giornale, assemblea - per gli echi che suscitò, per il legame che poté avere con motivi personali, erotici, economici, per l'eificacia oratoria, di sorpresa di replica, per bagliori improvvisi ed epigrammatici di verità. E forse in moltissimi dei protagonisti il pensiero valeva soltanto nella funzione sociale de l'esprit....